Più in forma con Kafka

Avete letto bene: il libro si intitola "più in forma" e, attraverso un itinerario tra le opere di Kafka, si prefigge come obiettivo quello di sentirsi meglio con se stessi.⠀ L'ho letto piano piano e mi sono soffermata molto su ogni capitolo. È un'idea davvero simpatica quella di avvicinare il lettore a Kafka attraverso l'esercizio fisico. Il libro è diviso in parti: perché leggere fa bene, come tenere il peso sotto controllo, come accettare anche i vostri lati peggiori, come sentirsi liberi (e se stessi) con la corsa, come ottenere il meglio da ogni viaggio, come liberarsi dai genitori, valorizzare i vostri punti forti, come ricordarsi che innamorarsi fa bene, come decidere se è ora di disobbedire, come farsi aiutare dagli amici a stare bene, come resistere al peggior lavoro del mondo.⠀ ⠀ Ogni parte ci accompagna alla scoperta di Kafka e delle sue opere, dalle più famose come La metamorfosi ai racconti meno conosciuti passando per le lettere.⠀ Il libro è fatto talmente bene che mi ha incuriosito e mi ha spinto a recuperare tutti i racconti di Kafka e a leggerne uno al giorno!⠀ ⠀ Ho adorato la parte sulle lettere a Milena e sull'amore

Interessanti gli "squarci" sulla vita e sulle opere di Kafka, ma una delusione come libretto di self-help. A volte gli autori pensano di essere leggeri e spiritosi, mentre, in realtà, sono solo superficiali. Per loro, per esempio, non è eccezionale il fatto che Kafka bambino fu lasciato sul ballatoio, dal padre, di notte, in pigiama, al freddo. Questo fatto, per me, non solo è eccezionale, è anche gravissimo e anche traumatico. Potevano fare di meglio. Ritengo, però, molto utile questo libro per un adolescente.

Marianna Albini e Leonardo Merlini hanno ideato per l'editore "Chiare Lettere" l'originale collana "Feelbook: più in forma con", proponendo al pubblico alcuni classici della letteratura mondiale in grado di aiutare i lettori a stare meglio nel corpo e nell'anima. Che leggere faccia bene è risaputo: nutre la coscienza, sprona ad esplorare il proprio io e a considerare con più attenzione l'altro, aiuta a superare i pregiudizi, fornisce nozioni, incrementa la cultura. E così, dopo Foster Wallace e Seneca, questo libro affronta l'angoscioso e involuto mondo kafkiano secondo prospettive più abbordabili e ironiche. Nella postfazione, Nicola Lagioia definisce l'iniziativa degli autori "una provocazione, uno sberleffo, un paradosso", in grado tuttavia di indicare nella prosa di Kafka "l'uscita di salvezza che vien fuori dal suo stato di invisibilità quando tutto sembra perso". Abbiamo problemi di dieta? Si legga il racconto "Il digiunatore". Ci sentiamo irrimediabilmente brutti e incapaci di trasformazione positiva? Forse "La metamorfosi" può insegnarci qualcosa. Tendiamo a impigrirci? Ecco che "La passeggiata improvvisa" può invogliarci a mettere in moto i nostri muscoli più refrattari. Se invece i nostri problemi e le nostre ansie sono soprattutto caratteriali, psicologiche o sentimentali, saranno altre opere del grande praghese a venire in nostro soccorso. Se il magone esistenziale risale all'infanzia, e alle costrizioni genitoriali, la terribile "Lettera al padre" potrebbe suggerirci qualche escamotage vendicativo. Quando viaggiare aumenta la nostra insicurezza, il romanzo "America" potrebbe esserci di conforto. Per i problemi di cuore leggere le lettere a Milena, per scardinare l'assedio lavorativo "Il castello", e senz'altro "Il processo" può darci una mano quando ci sentiamo oppressi da un destino colpevolizzante. Il tutto va condito con citazioni musicali, pubblicitarie, cinematografiche, letterarie che aiutino a recuperare forma fisica e mentale.