L'eredità

Provengo da esperienze di lettura nettamente più fantasy e condite in alcuni casi da molta più brutalità e azionem perciò ho avuto la sensazione di uno stile a cui non sono abituato, fatto più di allusioni a elementi fantastici che all'utilizzo di essi in modo sconsiderato. Per buona parte della narrazione sembra di vivere una storia di tutti i giorni, se non fosse per qualche incursione inaspettata di eventi razionalmente inspiegabili. Il lettore si trova sempre a proprio agio e riconosce i luoghi e gli eventi narrati, perché vicini socialmente e geograficamente. Cosa che non sempre si può dire del fantasy vero e proprio. Un altro aspetto che ho molto apprezzato sono i dialoghi che rendono molto scorrevole e vivace la lettura. Di contro, mi hanno convito meno le parti descrittive, in particolare la prima parte con la lunghissima divagazione sugli eventi relativi all'incidente e al funerale. I personaggi sembrano tutti credibili e "nostrani". Si avverte forse la mancanza di un pò più di interazione con altri personaggi al di fuori della cerchia familiare. Il finale, non c'è che dire, è un tocco di classe.

La trama è in generale un banale anche se non mancano alcune trovate originali e qualche bel colpo di scena. Uno dei problemi maggiori resta l'approfondimento psicologico dei personaggi, praticamente assente, che dà all'intera vicenda un tono da libro per bambini. Le motivazioni di molti personaggi paiono campate per aria, con caratterizzazioni stereotipate. Si salva lo stile, grammaticalmente corretto, ma non basta per salvare il resto.

Un fatale incidente d'auto pone fine all'esistenza felice di Roberto: l'amata moglie Simona è deceduta sul colpo, lasciandolo solo col suo dolore a crescere i loro figli, Matteo e Cristina, di 8 e 18 anni. E dal passato di Simona arriva una sua carissima amica, sconosciuta al marito, a contagiarlo con dubbi incredibili. Quale sconvolgente segreto è nascosto nell'adolescenza di Cristina? E se la sua morte non fosse un semplice incidente? Un susseguirsi di rivelazioni inquietanti e terribili segreti portati alla luce conducono alla verità, che affonda le sue radici in una maledizione vecchia di secoli ma tramanda di madre in figlia: un'eredità che è anche una condanna. Tanti flashback e tante storie nella storia fanno chiarezza su un'entità demoniaca terribile e vendicativa che non conosce pietà, nemmeno alla fine. Con uno stile elegante e preciso, l'autore ci porta davvero dentro la storia e ci fa percepire il dolore e il disorientamento lacerante per la morte di una persona amata, aggravati dal dubbio che la perdita non sia giunta per tragica fatalità. Un romanzo da leggere tutto d'un fiato, per rabbrividire nel finale magistrale.