Notte di luna

Una metafora contro il sessismo. Francesca, giovane giornalista amante della natura, decide di trascorrere il fine settimana al lago su in montagna, dove ha acquistato un rustico. Una mattina, attratta da un richiamo irresistibile, si immerge nelle gelide acque del lago e fa una scoperta sconvolgente. Da quel momento, la giornalista inizia la sua ricerca, riportando il lettore ai tempi della caccia alle streghe, quei tempi in cui bastava possedere un gatto nero per essere accusata di stregoneria. Oppure i capelli rossi. O un neo nell'iride (il cosiddetto segno del diavolo). Quindi il romanzo sarebbe incentrato sulle false accuse degli inquisitori contro delle ignare donne? Assolutamente no. Perché le streghe di Sonia Vela esistono. E l'ingiustizia non è rappresentata dall'accusare e condannare una donna per qualcosa che non ha commesso, ma sta nell'accusa stessa: perseguitare e punire ciò che non si comprende, ciò che sfugge al controllo dei potenti. Le streghe della Vela continueranno a esistere fino a quando nasceranno nuovi Torquemada, moderni inquisitori che reprimono desideri e libertà. Per quanto riguarda l'ambientazione, credo che "Notte di luna" rientri più nell'ambito della fantastoria che del noir, ma questa (come tutte le altre) è solo una mia impressione personale. Resta di fatto che l'opera di esordio della Vela è un romanzo da leggere in ogni caso, indipendentemente dal genere prediletto.

Fin dalle prime righe si denota una atmosfera quasi bucolica in cui ambiente e personaggi descritti vivono in simbiosi. L'importanza della Natura si denota dalle descrizioni ricche di aggettivi e molto dettagliate. Mi sembrava di essere nelle mitiche terre di Avalon! Sonia Vela non ha bisogno di inserire molti dialoghi alla narrazione per renderla piacevole e scorrevole. Si parla di streghe e di quanto la gente sia accecata dai pregiudizi o meglio dalle credenze popolari e dall'ignoranza. I fatti non bastano per assolvere le streghe. Anche davanti all'evidenza risultano colpevoli agli occhi del popolo. C'è però uno spiraglio di luce, qualcuno che, grazie soprattutto all'amore, riesce a vedere nell'animo di una di queste donne e a capirle. Una storia narrata tra il presente, attraverso gli occhi di una giornalista, Francesca, e passato, in cui alcune streghe combattono per la Verità. Per essere capite. Il tutto in una atmosfera misteriosa e appunto "stregata", con delle protagoniste femminili di rilievo e molto forti, nonostante gli eventi le mettano alla prova continuamente. Francesca indagherà sul passato ma sarà una ricerca che la porterà anche a scoprire sé stessa e la sua vera identità.

Notte di luna di Sonia Vela è un libro davvero piacevole. Un mix di generi Noir, Fantasy e Giallo amalgamati magistralmente dall'autrice, che ripercorre in parte (in linea fantastica) la triste parentesi storica della caccia alle streghe. La trama è intrigante, i "pezzi del puzzle" vengono ricostruiti un po' alla volta, con diversi salti temporali tra passato e presente. La narrazione è scorrevole, con un linguaggio che azzarderei a definire "antico" in alcune parti, decisamente ideale per descrivere gli eventi narrati nel testo. Il libro ha l'unica pecca di sembrare un po' sbrigativo in alcuni punti. Molto accurate invece le descrizioni che fanno catapultare il lettore nei luoghi immaginari descritti nel testo. Nel complesso ottimo lavoro, lettura piacevole che lascia all'autore vari spunti di riflessione, tra cui quelli legati alla stupidità e alla cattiveria umana.