Una levatrice a New York

Argomento decisamente scottante e quanto mai attuale, ma trattato con devozione ed attenzione. Partite da questa lettura senza pregiudizi, entrate nella storia, cercate di mettervi nei panni delle donne dell'epoca, nel loro spirito e nel loro corpo. L'autrice è stata bravissima a rendere il contesto storico e sociale, ispirandosi a fatti e persone realmente esistite. Libro consigliatissimo, ma che va letto – lo ripeto – mettendo da parte ogni tipo di pregiudizio circa l'interruzione di gravidanza.

Liberamente ispirato alla vera storia di Ann Trow Lohman (1811- 1879), che per oltre quarant'anni, a New York City, praticò la professione di levatrice e "medico delle donne". La giovane orfana Anne, dopo varie peripezie, finisce come cameriera tuttofare in casa della dottoressa Evans, ed avviata da quest' ultima all'apprendimento del mestiere di levatrice, imparerà tutti i "segreti dei disturbi femminili"e i metodi per alleviare le sofferenze alle donne. Sarà perseguitata dalla legge e tacciata come strega e assassina, perché naturalmente praticare aborti era vietato dalla legge, ma anche insegnare alle donne come evitare gravidanze indesiderate era considerato blasfemo! La sua fama di "benefattrice" delle donne attira l'ira dei benpensanti e proprio quegli uomini che non amano le donne,ma le usano,gli uomini che non si prendono mai le responsabilità delle loro azioni che lasciano le donne sole in balia delle conseguenze, tacciandole come prostitute,streghe e abbandonandole al loro triste destino, dovranno giudicare i suoi atti. Mi piacciono molto questi romanzi, che pur raccontando avvenimenti accaduti circa due secoli addietro, si possono accostare e paragonare al presente. La donna ha a tutt' oggi, conquistato molti diritti, ha pagato un prezzo altissimo per le libertà conquistate, per non essere più considerata solo una macchina sforna figli, ma ahimè c'è ancora oggi chi mette in discussione tutto questo.

Una lettura molto coinvolgente ispirata alla vita di Ann Trow Lohman, conosciuta anche come Madame Restell, levatrice e "medico delle donne" per quasi quarant'anni nella New York dell'800. Mi sono piaciute molto la prima e la seconda parte perche' raccontano dell'infanzia e della gioventù della protagonista, dalla vita di strada, al viaggio all'Ovest, fino all'apprendistato come levatrice. Le ho trovate ben ricostruite e storicamente interessanti. La terza parte l'ho trovata un po' noiosa, forse perche' incentrata molto sulla figura di Madame, sul suo egocentrismo e sulla sua ostentata ricchezza. Curioso lo stile narrativo, sotto forma di diario, con cancellature e censure. Consigliato per chi, ama immergersi in epoche lontane, dove le donne lottavano con le unghie per affermare i propri diritti.