Il cammello battriano. In viaggio lungo la via della seta

L’io narrante, Stefano Malatesta, ci presenta questo suo snello e vivace racconto del 1989, in cui descrive il suo viaggio nell’Asia Centrale per il Pakistan e Turkestan Cinese. Percorre la Karakorum Highway (per 1300 Km) da Islamabad a Kashgar sull’itinerario della via della Seta e di Marco Polo, che l’aveva attraversata dal Pamir partendo da Balkna fino a Kashgar. Racconta pure l’avventura del colonnello Alexander Gardiner che aveva attraversato il deserto del Taklamakan e poi del capitano Francis Younghusband il cui cadavere era stato trovato in stato di avanzata degradazione. La via della Seta è un via vai di merci di ogni tipo, soprattutto la seta che a Roma ha costi altissimi. Contro il dubbio se Marco sia mai stato in Cina esiste lì una pecora battezzata Ovis PoIi (di 200 Kg con enormi corna a spirale), cioè la pecora di Marco Polo. I Polo rientrano a casa nel 1292 con ricco bottino: diamanti, rubini e smeraldi. La sua storia è raccontata da lui in prigione a Rustichello da Pisa, che ne scrive un romanzo. Questo e molto altro è raccontato in questo tomo di Malatesta, con una bella e avvincente trama che appassionerà il lettore.

Nel libro sono richiamati scambi commerciali fra Oriente e Occidente che risalgono all’antica Roma e ancora più indietro, imprese militari degli eserciti mongoli di Gengis Khan, scoperte archeologiche di preziosi rivestimenti, leggendari avventurieri, viaggiatori e ciarlatani ottocenteschi, e resoconti di esploratori che nei secoli hanno attraversato l’Asia Centrale. Tutto questo occupa la maggior parte del lavoro, il cui sottotitolo – In viaggio lungo la via della Seta – è in certo modo ingannevole per chi si aspetta il racconto di viaggio dell’Autore per quell’itinerario. Così come è piuttosto oscuro il titolo, visto che il cammello battriano compare di sfuggita solo due o tre volte. Non mancano delle pagine nelle quali, con una prosa ricca ed evocativa, sono descritti splendidi paesaggi esotici della regione indiana in cui Malatesta si inoltra sulle orme di pellegrini cinesi e monaci buddhisti procedendo in jeep per strade a strapiombo che si snodano su un ramo della Via della Seta. Ma queste finestre rappresentano un contorno; pare invece che l’Autore abbia attinto alle molte letture e ricerche in preparazione della sua avventura asiatica.

splendido. un libro denso, scritto benissimo. sazia chi lo legge.