Wikileaks. La battaglia di Julian Assange contro il segreto di stato

David Leigh e Luke Harding sono due giornalisti del Guardian, il quotidiano britannico che ha collaborato con Assange nella pubblicazione di una grande massa di informazioni di cui Wikileaks è entrata in possesso (soprattutto grazie al soldato americano Bradley Manning). Il fatto che sia molto scorrevole non guasta, come anche l'appendice finale di un centinaio di pagine in cui è pubblicata (leggetela perché non capita tutti i giorni di mettere gli occhi su documenti del genere!) una manciata di dispacci diplomatici scritti da ambasciatori americani. Sinceramente, in alcune pagine ho avuto l'impressione di leggere una biografia di Assange (e non era questo il motivo per cui avevo acquistato il libro di Leigh e Harding), figura dominante, fin troppo, nell'organizzazione Wikileaks; qualche altra volta mi è sembrato che si insistesse troppo sulla questione dei rapporti tra Assange e il Guardian. Avrei desiderato leggere molte più informazioni di quelle diffuse da Wikileaks e pubblicate dai media coinvolti nell'operazione (Guardian, New York Times, Der Spiegel, Le Monde, El Pais), oltre a capire in che modo si è raggiunto l'accordo tra i suddetti organi di stampa ed Assange. I capitoli sull'Afghanistan e sull'Iraq sono veramente troppo brevi, mentre quelli dedicati ai rapporti di Assange con le due donne svedesi che lo hanno accusato di molestie e stupro sono fin troppo dettagliate. Avrei preferito l'inverso. Ad ogni modo si tratta di un lavoro interessante e pregevole. Penso che prossimamente leggerò il libro scritto da Domscheit Berg, l'ex numero 2 di Wikileaks.