Vendetta ai mondiali. Il ritorno del commissario Attila

A mio avviso il migliore della serie, con tanto di finale al di fuori degli schemi.

Crime story all'acqua di rose, anche se con qualche buona intuizione ed uno stile scorrevole. Tematiche gravi e di attualità (doping, inquinamento ambientale, ecc), ma figure retoriche ed espedienti narrativi adolescenziali. Fumetto.

Avvincente, divertente, intrigante. L'indagine si condisce di amore, sesso e romanticismo e il nostro commissario antieroe Igor Attila questa volta si lascia sedurre da un ragazzo che ha la metà dei suoi anni e il doppio dei suoi muscoli, e che lo costringe ad un'indagine non autorizzata parallela a quella ufficiale. Questo libro è forse il migliore dei quattro. Tornano le tinte malinconiche, la musica ti devi andare a cercare, il rifugio nel Calvados, la squadra scalcinata dei gloriosi investigatori ex atleti ma questa volta il ritmo è ancora più serrato e la capacità descrittiva ancora più efficace. E ti sembra davvero di starci nell'ufficio di Piazza Vittorio e di sbirciare nelle stanze dei ragazzi con il timore di incontrare Chiara Merlo che di certo ti chiederebbe di produrre l'autorizzazione a stare in quel corridoio. Da leggere, tutto d'un fiato, sotto l'ombrellone o sul divano di casa.