La regola del gioco

Devo premettere che ho una concezione personale del thriller molto diversa, ma credo che oggettivamente parlando non si possa definire ''thriller'' nel senso proprio del termine. Per questo non do il massimo voto. Storia interessante fatta di intrighi e segreti, appena concluso il libro ho avuto la sensazione di aver visto un bel film, ma non è esattamente quello che mi aspettavo. Ad ogni modo merita un voto alto: Allison Leotta ha uno stile semplice e lineare, ma non banale. La storia c'è, anche se troppo incentrata sull'aspetto legale che circonda tutta la storia, va bene che si tratta di un processo, ma troppi tecnicismi stufano, forse la trama poteva vivere un po' di più fuori dal tribunale. Però recupera, spezzando molto bene con parti riguardanti la vita sentimentale della protagonista, il proprio passato, i propri pensieri senza allontanarsi molto da perdere il punto centrale della storia. Ho apprezzato tantissimo che sebbene tocchi varie vicende, il tutto sia sapientemente legato con maestria e soprattutto la narrazione non è prolissa come tanti altri autori che non appena toccano un altro argomento finiscono troppo lontano. La Leotta con una semplicità straordinaria tiene incollati al libro che si divora veramente alla svelta. La vera sorpresa è l'improvviso fulmine a ciel sereno del finale, che non è assolutamente scontato ed è trattato con quella chiarezza assolutamente necessaria, senza tirar via, cosa che invece molti autori fanno inconsapevolmente o non, ma che personalmente detesto. Allison Leotta col suo protagonista insegna che a volte nella vita vince anche chi perde. 4 su 5.

Fantastico!!

Carino...da qui ad essere un capolavoro ,ce ne corre. Un giallo da spiaggia.