Le inchieste del commissario De Vincenzi

Augusto De Angelis: il più grande dei giallisti italiani. Di impostazione vagamente Doyleniana. Chandleriano ancor prima di Chandler. Di sceneggiatura Hitchcockiana ancor prima del consolidato Hitchcock. Fruttero & Lucentini si sono in parte ispirati a lui e tutti gli altri, al confronto, non gli si possono in alcun modo comparare. Logico e melodrammatico. Istintivo e pratico. Essenziale e sofisticato. Elegante. Mai banale. In questo libro sono presenti quattro lunghi racconti incentrati sulle indagini del Commissario De Vincenzi che, già pubblicati separatamente ed in edizioni diverse tra il 1935 ed il 1942, danno l’idea dell’enorme potenziale di questo notevolissimo autore; scomparso prematuramente nel 44’ (ucciso da un repubblichino di Salò). A leggerli, ci si ritrova in un’altra epoca: indagini anni 30’, Procura del Re, Gabinetto Scientifico come precorritore dell’odierna “Scientifica”, le prime impronte digitali, poliziotti d’ogni grado che si muovono utilizzando il taxi od addirittura il tram in una Milano ancora immersa nella nebbia. Di ciascun racconto i capitoli sono brevi, essenziali ed incisivi, al pari d’una relazione scritta da un vero e proprio Commissario di Polizia. Una raccolta unica ed altamente consigliabile, tanto agli appassionati del genere quanto agli amanti della buona scrittura. C. Matar