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Destra e sinistra. Ragioni e significati di una distinzione politica
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Destra e sinistra. Ragioni e significati di una distinzione politica - Norberto Bobbio - copertina
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Destra e sinistra. Ragioni e significati di una distinzione politica

Descrizione


Parole chiave del nostro linguaggio politico, "destra" e "sinistra" sperimentano una strana fortuna: i più si mostrano scettici circa l'utilità politica di questi due concetti, e molti anzi apertamente li contestano; e tuttavia tutti li adoperano, mentre nessuno sa proporne di migliori, di più chiari, di più efficaci. In realtà, attorno a queste due parole continua a organizzarsi la parte più rilevante del discorso politico. Davvero Bobbio aveva visto lungo. La sua saggezza era riuscita ad arrivare alla radice di quella distinzione: il diverso atteggiamento che il popolo di destra e il popolo di sinistra, sistematicamente mostrano nei confronti dell'idea di eguaglianza. Naturalmente sono concetti relativi: né la sinistra pensa che gli uomini siano in tutto eguali, né la destra pensa che essi siano in tutto diseguali. Ma coloro che si proclamano di sinistra danno maggiore importanza a ciò che rende gli uomini eguali, o ai modi di ridurre le diseguaglianze; mentre coloro che si proclamano di destra sono convinti che le diseguaglianze siano ineliminabili e che non se ne debba neanche auspicare la soppressione. Contro ogni tentazione consociativa, i due concetti appaiono sempre più irriducibili l'uno all'altro, né sono ricomponibili in una sorta di compromesso intermedio, giacché il "centro", per Bobbio, non ha consistenza teorica, non definisce una "parte". Introduzione di Massimo L. Salavadori e due commenti di Daniel Cohn-Bendit e Matteo Renzi.
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Dettagli

2014
28 febbraio 2014
XXVIII-174 p., Brossura
9788868430399

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Illetterato
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imperdibile

Imperdibile riflessione di uno dei maggiori politologi del Novecento

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dellock6
Recensioni: 5/5

Un bellissimo saggio che, senza cercare di dire quale dei due schieramenti sia migliore, tenta di spiegare la differenza storica tra Destra e Sinistra. E ciò nonostante fossero ben note le idee politiche di Bobbio, che le indica anche nel libro stesso. Riteniamo che gli uomini siano tutti uguali in principio, che le disuguaglianze siano unicamente di natura sociale, e che sia quindi la società a dovervi porre rimedio, come pensava Rousseau? Oppure pensiamo che le disuguaglianze siano naturali e che vadano in quanto tali solo accettate, e che la società non debba quindi artificiosamente cercare di rendere gli uomini uguali, come pensava Nietzsche?

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Norberto Bobbio

1909, Torino

Nasce a Torino il 18 ottobre 1909, e si laurea in legge e in filosofia. Antifascista, entra nel gruppo torinese di Giustizia e Libertà e successivamente nel Partito d'Azione. Viene arrestato nel 1943. Filosofo del diritto e storico della cultura, come studioso della teoria generale del diritto si è impegnato in un ripensamento del giusnaturalismo e del positivismo (Giusnaturalismo e positivismo giuridico, 1965). Non mancano nella sua produzione gli studi politici: ha scritto importati saggi sui classici moderni (Da Hobbes a Marx, 1965) e sugli elitisti italiani (Saggi sulla scienza politica in Italia, 1969); ha affrontato più volte il tema del rapporto tra politica e cultura (Politica e cultura, 1955) e ha realizzato saggi e scritti sulla democrazia (Il futuro della democrazia,...

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