In nome di mio padre

Gli sconvolgimenti culturali e sociali penetrano a fatica nell'animo del protagonista che , suo malgrado, non riesce ad affrancarsi dal mondo arcaico dal quale proviene. Romanzo avvincente, ricco di personaggi che rivestono ruoli ben definiti e decisivi nel percorso interiore della figura principale, tra i quali emergono bellissime figure femminili, descritte con tenerezza e portatrici di saggezza e lungimiranza.

è un libro decisamente avvincente. Nulla è dato per scontato, dalla prima all'ultima riga. I temi, quelli della balentìa, dell'omertà e della vendetta sono quelli di sempre, ma trattati in un modo nuovo, moderno. Due le famiglie protagoniste ma decisamente di più i protagonisti, ognuno con qualcosa da raccontare, ognuno portavoce di un'idea, un ideale e un'emozione.

Opera davvero promettente. Da leggere se ci si vuole immergere beatamente nell'atmosfera di una certa Sardegna dove l'attrito tra la tradizione e i fermenti del nuovo si intrecciano in un sapiente sviluppo narrativo in cui si muovono personaggi delineati con armonia e finezza psicologica. Riflessione sui canoni della tradizione barbaricina o l'eterno e immutabile ritorno della titanica lotta padri-figli? Entrambe le cose. Gradevole l'impasto linguistico che arricchisce la prosa di termini e fraseggii sardi opportunamente inseriti. Molto interessante il personaggio di Gonaria. Davvero consigliabile a sardi, amanti della "sardità" e delle buone lettere