Spaghetti paradiso

Ad un aspirante avvocato viene chiesto di dare una definizione sintetica ma efficace del concetto di mafia prima che gli venga affidato un nuovo caso che vede coinvolto un uomo influente accusato di molestie dalla attraente moglie. Dapprima spiazzato dalla sua stessa incapacità di rispondere ad una domanda che sembra ovvia (la domanda ma non la risposta) Alessandro si ritroverà ben presto a dover mettere in discussione le nozioni convenzionali del diritto e delle relazioni tra persone e a riconoscere che molto spesso non è quello che si vede che dovrebbe far paura quanto l'impercettibile forza distruttiva di ciò che sfugge alla nostra indifferenza. Da questa riflessione sul metodo mafioso prende vita nel giovane avvocato la crescente consapevolezza che colpire chi pensa non è pratica riferibile alla sola compagine mafiosa . E' quello che oggi viene definito stalking, letteralmente "camminare impettito" . Sullo sfondo della bellissima Puglia, baciata dal sole e dal mare, su e giù per la strada litoranea che attraversa i luoghi magici della provincia barese, si anima la vicenda di un uomo dalle movenze un po' impacciate, la cui vita si è sempre articolata tra corse in tribunale, caffè bevuti in bar pittoreschi con amicizie altrettanto pittoresche, la clausura in un ufficio angusto e che un giorno si troverà catapultato in un variegato universo femminile fatto di vittime e paladine della libertà, di vicine ficcanaso e di segretarie materne, tutte in qualche modo coinvolte nella vicenda che ruota attorno al fenomeno dello stalking, qui trattato con estrema delicatezza e con l'unico scopo di rendere chi legge più consapevole delle dinamiche perverse che lo caratterizzano. Il lettore è trascinato da una narrazione, in prima persona, fluida e travolgente, con un ritmo crescente di tensione e suspance e impreziosita qua e là da momenti di riflessione, di humour e di amene descrizioni di rituali tutti mediterranei? e dalla piacevole sorpresa legata al titolo.