Il serpente Ouroboros

"Il Serpente Ouroboros" è un libro ricchissimo di descrizioni minuziose e caratterizzato da un linguaggio alto. I protagonisti del romanzo sono chiamati ad affrontare una epopea che scorre molto lentamente in alcune parti, ingolfandosi sulle numerose e dettagliate descrizioni degli ambienti, facendo perdere così un po' il filo del discorso. Altra nota dolente, per me, è la caratterizzazione dei personaggi: le loro "voci" sono piuttosto uniformi, è stato quindi difficile per me riconoscere, dal modo di parlare, un personaggio rispetto ad un altro. Ciononostante il mio giudizio è positivo, perché la storia è interessante e intrecciata a concetti filosofici e l'epilogo mi ha lasciata pienamente soddisfatta

Questo è un libro fantasy molto particolare. Scritto nel 1922 è uno dei primi del genere e, come il Signore degli Anelli, risente dell'influenza di antiche mitologie, in questo caso sono frequenti i richiami a quella nordica e a quella classica. Il linguaggio è altisonante, come nelle saghe e, in altri siti, ho notato che alcuni lettori lo trovavano un po' pesante. Personalmente invece ho apprezzato molto questo modo di raccontare. Darei 5 solo per quello. Il problema secondo me è la storia che è veramente noiosa, al punto che mi sono trovata due volte nel corso di due dialoghi senza sapere chi stesse parlando a chi e quale fosse l'argomento del discorso. Per cui ho mollato e non posso che darle 1, da qui la media e il voto. Peccato perché sembrava davvero valere la pena.