Che cos'è la verità

L'A.dopo una"archeologia della parola" verità ne individua tre: matermatica (aletheia greca) per dimostrazioni; quella perseguita dalla scienza (apokalypsis) e la veritas quella giuridica, di fede. Gli egizi estendevano un concetto di verità all'ambito etico. La verità non è riducibile al vero/falso, essendo tra opposti e qualità diverse nell'unica entità. Eppoi: verità e diritto; verità e fede (Pilato chiede a Gesù "che cos'è la verità? dopo aver udito da Lui "Io sono la verità, io sono la via").L'A. aggiunge la verità storica (di fiducia, della testimonianza) e quella logica (Wittgenstein)per poi citare il teorema di Tarski (cfr. Godel) che afferma la verità indefinibile, nell'impossibilità di stabilire il vero o il falso di una affermazione dentro il linguaggio ove essa è costruita. Quindi le "frasi atomiche" con risposte fuori dalla logica; le frasi cosiddette proposizionali, quantificazionali o predicative, etc.. Si conclude con i diversi tipi di verità citati in esordio: aletheia che è verificabile dentro la nostra testa; apokalypsi si scopre piano piano essendo fuori di noi; di fede e del diritto: che viene attribuita ad altri nel potere di verificarla o di renderla vera (giudice) con un verdetto. Ottima sintesi e introduzione.

Godibile lettura, da un abile divulgatore scientifico che produce questo snello divertissement, leggibile da vari piani: storico, letterario, filosofico, scientifico, filologico addirittura giuridico. Non pedante mai troppo tecnico sempre sofisticato però argutamente puntuale. Ti introduce a Tarsky e Omero, passando da Gödel e Seneca, accennando a Newton e Chomsky. Dipana un filo logico che porta dritto dritto alla conclusione: viva le idee chiare & distinte soprattutto se matematiche. Un saggio che potrebbe perfino aprirti le affascinanti porte della Logica... non è facile ma basta volere.