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Vocazione e responsabilità del filosofo. Filosofia 2000
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Vocazione e responsabilità del filosofo. Filosofia 2000
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Il volume è suddiviso in tre sezioni: anzitutto Vattimo chiarisce i motivi per cui la sua visione della pratica filosofica, pur distanziandosi dalla scienza, non persegue affatto una assimilazione alla letteratura, alla sociologia, alle scienze della cultura, o a qualche forma di arbitrio artistico-letterario. La filosofia è "distinta" dalle scienze e dalle "humanities" o dall'arte proprio in quanto compromessa dalle problematiche di fondo in esse implicite. In secondo luogo Vattimo specifica la sua interpretazione del concetto di verità. Infine, l'ultima sezione, su responsabilità, vocazione e destino in filosofia, ci fornisce una chiave per comprendere le tensioni della pratica filosofica contemporanea.
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Autore:
Curatore:
Editore:
Collana:
Anno edizione:
2000
In commercio dal:
12 maggio 2000
Pagine:
139 p.
EAN:
9788870183856
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Francesco
11 settembre 2001
Ottimo lavoro di Vattimo che affronta con lucidità il problema del senso del lavoro filosofico nella società contemporanea.Qual'è il ruolo del filosofo nell'era della tecnica?Ha ancora un senso l'attività filosofica o bisogna parlare di "fine della filosofia"?La risposta di Vattimo è che la filosofia,nonostante i ridimensionamenti subiti a partire dalla rivoluzione scientifica,ha ancora un suo ruolo nella cultura di oggi.Il libro è scritto in uno stile discorsivo,come del resto gli ultimi lavori di Vattimo;ciò comunque non implica un deficit argomentativo,giacchè il livello teoretico è davvero notevole.Un'ultima osservazione.Lo scritto di Vattimo è preceduto da un bel saggio introduttivo di Franca D'Agostini,allieva di Vattimo,che presenta in modo puntuale e preciso i temi del "pensiero debole".Un libro dunque fortemente consigliato a chi abbia a cuore questi temi.
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