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Essendo un appassionato lettore di Nietzsche - del quale ho sempre ammirato alcune caratteristiche quali il rifiuto di accettare aprioristicamente per vere le credenze più diffuse, il coltivare uno spirito critico e anticonformista dietro le apparenze di una vita a prima vista molto tranquilla e, soprattutto, il controllo assoluto del linguaggio e uno stile aforismatico tagliente e acutissimo - mi sono lasciato sedurre dal titolo di questa piccola (77 pagine) raccolta di saggi sul filosofo tedesco scritti da Carlo Angelino, docente di Filosofia della Religione e di Estetica. Il libro, di lettura non semplice, ma interessante, consta di cinque brevi saggi, per lo più incentrati sul contributo dato da Nietzsche alla Filosofia della Religione, a partire dal noto, ma spesso frainteso, concetto di "morte di Dio". Segnalo come particolarmente interessanti soprattutto il primo, intitolato "La fisiologia della religione di Friedrich Nietzsche", nel quale Angelino, a partire dall'espressione "terribile segreto" che dà il titolo alla raccolta, illustra la genesi del concetto di "morte di Dio" e le riflessioni del filosofo in merito al "tradimento" dell'autentico significato del messaggio di Gesù da parte di san Paolo e del cristianesimo storicamente affermatosi; il secondo, "Una curiosa poesia di Friedrich Nietzsche", in cui l'analisi di una breve poesia del 1876 rivela come il concetto-chiave della morte come unico autentico Assoluto (e in questo Nietzsche precorre l' essere-per-la-morte di Heidegger di vari decenni!) sia presente in nuce nel pensiero del filosofo già diversi anni prima della composizione dei suoi libri propriamente filosofici; e, da ultimo, il quinto, "Che cos'è la filosofia della religione?", a mio avviso il più tecnico e complesso della raccolta, che ripercorre in poche, densissime, pagine il substrato filosofico delle principali letture del concetto di "divino". "Fuenf Fuss breit Erde, Morgenroth, / und unter mir - Welt, Mensch und - Tod." (p. 38)
Un libro fuori dall'ordinario. Il prof. Angelino in poche pagine dice tutto quello che c'è da dirsi. Davvero una rivelazione. Nietzsche e Baudelarie enucleati con un'acutezza che non pensavo potesse essere. Imperdibile.
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