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Leggerezza che nasconde maestria di livello superiore.
Di certo originale ma non così coinvolgente come "L'anno della lepre". Ho trovato alcuni brani troppo didascalici. La natura, sempre protagonista nell'opera di Paasilinna, qui è rappresentata soprattutto dall'orso, capace di adattarsi al disordine della vita umana ma indissolubilmente legato al suo inevitabile letargo che, forse, ci richiama alla necessità del ritorno alla lentezza dei ritmi...
Forse il mio preferito di Paasilinna, si ride ma si medita molto in un magico equilibrio, come solo un grande sa fare
Recensioni
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Oskari Huuskonen è un pastore protestante un po' anomalo. Un tempo fine apologeta e strenue difensore della dottrina della Chiesa, arriva a cinquant'anni pieno di dubbi e di perplessità. La sua fede vacilla, non si può negare, e suoi fedeli ne trovano conferma ogni giorno, nelle parole e nelle opere. Vita dissoluta e sermoni fuori da ogni precetto cristiano, fino al punto da considerare Gesù il capo di un esercito rivoluzionario per la liberazione della Palestina, al punto da ammettere, direttamente dal pulpito, di aver smarrito la fede. I suoi interessi sempre più spesso si rivolgono altrove: all'osservazione astronomica e alle nuove discipline sportive, come il lancio del giavellotto verticale, che si pratica scagliando l'attrezzo verso l'alto stando sul fondo di un pozzo di pietra.
In una piccola comunità come quella di Nummenpää, le voci fanno presto a rincorrersi e il Vescovo è ormai stanco di giustificare le scappatelle di Oskari, figli illegittimi compresi. Stessa considerazione, ma minore comprensione, da parte di Saara, la moglie del pastore, che non gli ha mai perdonato il fatto di essersi rintanato tra i boschi rinunciando a una sicura carriera da prelato, magari nella capitale. Ma Oskari non è il tipo che si preoccupa dalle dicerie. è un uomo forte e volitivo, una persona dai gusti semplici e genuini, secondo cui le cose per cui vale davvero la pena angustiarsi sono ben altre: le dissertazioni filosofiche, la tranquillità della comunità e poi, naturalmente, Satanasso, il suo piccolo orso domestico.
Regalatogli in circostanze particolari dai suoi stessi parrocchiani, Satanasso, così battezzato dall'algida moglie, segue Oskari in ogni suo spostamento, durante le prediche della domenica, alle riunioni pastorali, nelle passeggiate nei boschi. Così quando arriverà l'ora del letargo, anche il pastore si adatterà in un angolo della grotta – in compagnia di un'avvenente etologa – così come i suoi sensi si risveglieranno insieme all'animale ai primi aliti primaverili. Inizia in questo modo, come un risveglio dal letargo, l'avventura che porterà il pastore in viaggio per tutti i paesi d'Europa fino a Malta, alla ricerca di una libertà consona alla sua ormai proverbiale autonomia di pensiero. Satanasso sarà per lui un compagno di avventure e un complice, un amico in grado di condurlo sui sentieri di una fede più autentica e di un umanesimo tutto votato all'ecologia.
Un romanzo ricco di spunti di riflessione sulla Chiesa, la sua dottrina e le sue cattive pratiche, sulla natura come elemento preponderante nella vita e nella letteratura finnica, e infine sull'uomo e il suo rapporto con la parte più intima e istintiva di se stesso. Satanasso risveglia e accompagna le pulsioni umane nel loro disgelarsi, indicando al pastore un percorso avventuroso alla scoperta di una realtà fiabesca.
Arto Paasilinna, al suo ottavo romanzo pubblicato in Italia, dipinge la realtà in cui vivono i suoi personaggi creando un'atmosfera picaresca e surreale. L'ironia con cui descrive le vicende non cade mai nell'autocompiacimento, non è esplicitamente volta a suscitare il sorriso, ma tende piuttosto a stupire e affascinare il lettore. I suoi toni sono sempre pacati, la prosa è fluida e scorrevole, come se tutta la sua opera fosse architettata ad arte per dissimulare la sua naturale vis comica. Un libro che testimonia ancora una volta l'ineliminabile presenza del grottesco nelle nostre vite, in un mondo che progressivamente si allontana dal normale dispiegamento delle forze della natura.
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