Rhapsody in black. In Vespa dall'Angola allo Yemen

Ho trovato "Rapsody in black" avvincente e veramente interessante. Questo sì che profuma di miscela!

Grazie Giorgio di averci regalato un'altro capitolo del tuo diario di viaggio.... Se dovessi passare da Milano, vorrei offrirti uno zighini'!! Grazie anche per averci fatto conoscere i sogni e la disperazione di tanta gente africana, delle cui terre poco sappiamo.. Looking forward to the next bit!

Un libro che fa sognare, ma con una buona dose di realismo. Il racconto ( la seconda parte, in realtà: la terza è ancora da scrivere, la prima è il precedente "brum brum" ) di un'incredibile impresa, scritto in modo molto equilibrato da chi, forse, tanto equilibrato non è... L'autore non si abbandona mai a tecnicismi motoristici, anzi la sua Vespa appare in maniera molto timida. Più improntato al lato umano, con qualche utile e breve excursus storico quando necessario, il racconto scorre rapido, forse fin troppo. Personalmente mi sarebbe piaciuto qualche dettaglio in più. Ma va benissimo così, senza la pericolosa e noiosa retorica del viaggio, e senza mai prendersi troppo sul serio.