Un'ultima stagione da esordienti

Il protagonista di questa storia fa parte della squadra di Casola, paesino in cui vive. Con lui, tutti gli altri membri del team, i suoi amici. Vivono una stagione mozzafiato, la stagione dei loro tredici anni che nel calcio corrisponde all'ultima da esordienti, nella vita, forse, l'ultima in cui è lecito sentirsi bambini. Un romanzo davvero scorrevole, che mi ha colpito per il suo realismo e per la quantità di storie in cui mi sono ritrovato. Ecco, questo è uno di quei libri che avrei voluto leggere a scuola, ma che per fortuna ho recuperato. Sicuramente adatto a un pubblico giovane, funziona perfettamente anche su chi, come me, ha raggiunto la maggiore età da un po'.

Fantastico libro, x un amante del calcio giovanile come me, e che ci fa ritornare, in maniera romantica, al calcio di una volta: quando gli anni venivano calcolati sulle stagioni sportive!

Seppur un gradino sotto rispetto a "I Frutti Dimenticati", il romanzo è comunque un'ottimo spaccato sull'adolescenza vissuta sui campetti di calcio, tra personaggi pittoreschi, luoghi mitologici e partite vissute come battaglie. Cavina descrive i grotteschi compagni di squadra in modo commovente e, alla fine del libro, ci affeziona realmente all'allegra brigata dell'A.C. Casola.