L' uomo che andava al cinema

Ho voluto leggere questo romanzo non solo perché ha ricevuto un premio prestigioso nel 1961, ma anche perché l’autore è, in un certo senso, lo scopritore di John Kennedy Toole, morto suicida per non aver potuto pubblicare il suo ormai celebre “A Confederacy of Dunces”. Nel romanzo di Percy, il narratore è il trentenne Binx, un trader di New Orleans, con la passione del cinema: gli capita infatti di descrivere la gente citando gesti e battute del tale o talaltro attore in questo o quel film. Binx appartiene a una ricca famiglia dell’aristocrazia sudista, ma senza essere una pecora nera vorrebbe mantenere un certa distanza dai parenti. Pensa infatti di aspirare alla vita di un uomo normale, lavorare, avere donne e fare soldi (“il segreto è prosperare su tutti i fronti, mettere il denaro al servizio all’amore e viceversa”), mentre coltiva la perplessità come scelta filosofica. D’altra parte, è sempre richiamato nell’orbita della famiglia, dove spiccano l’altruista zia Emily, che nonostante tutto ha una grande stima di lui, il ricchissimo finanziere zio Jules, sempre radioso dato che ignora l’infelicità nel mondo, e la cugina Kate, nevrotica e depressiva, della quale Binx è un po’ il cavalier servente fino a sposarla. Un po’ sospettoso al principio, ho piano piano ceduto al discreto fascino di questo romanzo, scoprendomi sempre più incuriosito dai suoi personaggi, descritti con tocchi giusti ed espressivi. Quanto al fatto che la storia sia essenzialmente l’evocazione di un’atmosfera e di una città, New Orleans al momento del suo famoso carnevale, ciò non ha nulla di negativo ai miei occhi, onde per cui ne consiglio la lettura.

esordio nel genere del romanzo di Walker Percy, ancorché tardivo vista l'età dell'autore all'epoca, rappresenta comunque una storia convincente, in cui si rintracciato alcuni dei temi ricorrenti nella sua opera, con un certo grado di richiamo all'esistenzialismo di Sartre e Camus.

Piccolo gioiello ahimè sconosciuto ai più. Una storia apparentemente semplice ma che, a una lettura attenta, cela una profondità non comune.