Ciò che mormora il vento del Gargano...

In questo racconto, autobiografico, Guido de Giorgio ci narra, con voce intima e sommessa, del suo sofferto pellegrinaggio, condotto in compagnia di alcuni suoi amici, nel dopoguerra, dal Piemonte verso la Puglia, prima a piedi, poi in treno e quindi di nuovo a piedi, alla volta di San Giovanni Rotondo nel Gargano, per incontrare, in un anelito adorante, Padre Pio. Ogni momento è descritto in un crescendo mistico verso il supremo momento: l’accoglimento del corpo e del sangue del Cristo dalle mani piagate dalle stimmate del Santo di Pietralcina. L’Eucarestia: cosa altro deve desiderare colui che Crede? Eppure, quando forse null’altro è da attendersi da questo pellegrinaggio, ecco che inaspettamente nella tersa e gelida ultima notte a Pietralcina il Vento del Gargano rivela al De Giorgio il suo più intimo, recondito e terribile segreto: la chiave di volta per andare incontro all’ultimo dei viaggi, il supremo pellegrinaggio che ciascuno di noi dovrà infine affrontare.