La marchesa, la villa e il cavaliere. Una storia di sesso e potere da Arcore ad hardcore

luca telese, da sempre attento lettore della realtà italiana, ha approfondito, con dovizia di particolari, un giallo erotico-sadico che esplose, esattamente, il 30 agosto del 1970. Camillo Casati Stampa di Soncino uccise la propria moglie ed il di lei amante: lei era anna fallarino, originaria di amorosi "benevento" ( solo che nel libro si cambia amorosi con amoroso), lui (l'amante) si chiamava massimo minorenti, venticinquenne romano gigolò jetsetter missino e fuoricorso universitario. Il marchese godeva nel vedere la moglie accoppiarsi con chiunque, fu un eminente caso di studio per psicologi e psichiatri dell'epoca. Alla morte del marchese divenne erede la di lui figlia annamaria; costei ebbe la sventura di avere come legale cesare previti che, in sostanza, regalò a berlusconi una parte molto importante dell'asse ereditario del marchese casati: la villa di arcore con ben 257 ettari di terreno. Non solo casa e terre ma anche mobili e quadri, che berlusconi pagò nel 1980, ben 6 anni dopo il contratto stipulato davanti al notaio. La storia è nota da tempo attraverso la ricostruzione di giovanni ruggeri che uscì per la kaos edizioni nel 1994. Chiunque abbia toccato il fatto, ruggeri compreso, è stato querelato. il libro è doppiamente meritorio, in primo luogo per la nitida caratterizzazioine del berlusconi degli anni settanta, guascone e playboy, poi anche per via della bibliografia che annovera "il diario segreto della marchesa casati", che ieri mi è stato sottratto in un'asta su ebay per 13 euro e cinquanta centesimi. in ultimo voglio ricordare che telese (nome anche di un paese in provincia di benevento) deve molto alla libreria biblioteca del padre, sita in roma