Di sana e robusta costituzione

Le attività che svolge da una vita don Andrea Gallo sono di valore inestimabile e non andrebbero nemmeno commentate; il loro valore sta nel bene che ogni giorno questo coraggioso prete di strada porta a tantissime persone. Qui però il commento deve riguardare un libro, e non è del tutto positivo: è scritto con uno stile colloquiale e in certi casi risulta faticoso anche seguire il ragionamento; inoltre, a mio parere, a volte don Andrea indugia un po' troppo nel sarcasmo verso chi non la pensa come lui, rischiando di lambire l'autocompiacimento. Lo perdoniamo lo stesso, comunque. Il mondo ha bisogno delle persone come don Andrea.

Un prete di strada, un prete più che ottantenne che è stato marinaio in guerra, partigiano, salesiano,missionario in Brasile e che da sempre vive e lotta a fianco degli ultimi, (sparigliando le carte, provocando, sporcandosi le mani e alzando coraggiosamente la voce nella sua Genova), ha scritto questo libro dedicato soprattutto ai giovani:un commento ai primi, fondamentali e incontrovertibili articoli della Costituzione Italiana.Dopo un primo capitolo in cui si presenta ai pochi che ancora non lo conoscessero, narrando della sua infanzia condizionata dal fascismo, esibendo senza remore il suo indomabile carattere di oppositore a qualsiasi fariseismo, indifferenza o collusione con il potere, Don Gallo proclama ad alta voce i suoi credo. Che sono la solidarietà,la partecipazione, la capacità di indignarsi, lo spregio per gli idoli del consumismo,la volontà di trasformare il mondo in senso cristiano e umanitario. Esalta il Concilio e rimprovera le esitazioni e le chiusure attuali del Vaticano,appoggia battaglie coraggiose in favore delle donne, degli sposati divorziati, dei migranti e dei derelitti, degli omosessuali, dell'eutanasia, della contraccezione, del preservativo, dell'autodeterminazione delle coscienze.Affronta cardinali e vescovi tiepidi o scandalizzati,sindacati proni agli industriali e partiti che si fingono libertari e progressisti ("le sinistre si tirano fuori dalla storia ormai..resistete! trasformate gli eventi,senza violenza..") Don Gallo usa addirittura toni sarcastici,irruenti,quasi violenti nel ricordare che anche il Vangelo si schierava apertamente a fianco degli ultimi ("Gesù era un sovversivo"), e ci ricorda che "prete è uno che annuncia la buona notizia,la liberazione". Il volume si chiude con una toccante e provocatoria galleria fotografica della sua comunità: drogati, prostitute, malati di mente. "Compagno significa spezzare il pane, cum panis..e partigiano vuol dire stare da una parte, scegliere la parte giusta.."