Episodi incendiari assortiti

Means viene a volte paragonato a Carver, per questa sorta di impressionismo realistico in cui con poche pennellate si entra nelle vite comuni e banali dei protagonisti, sbirciandone uno stralcio. Anche Means descrive la solitudine, la fragilità e a volte la crudeltà dell'essere umano, ma a differenza di Carver lo fa descrivendo attimi non proprio di immobilità, ma in cui succede effettivamente qualcosa di nuovo. Means inoltre sembra dare di tanto in tanto una commovente possibilità di redenzione ai suoi personaggi, cosa che accade nel racconto che mi ha spinto ad andare avanti nella lettura, dopo che i primi mi avevano fatto quasi desistere per la loro durezza, "La reazione". "Tahorah" è invece un vero e proprio gioiello, commovente e definitivo.

Efficace, sobrio, minimale. Means eredita i geni di scrittori come Cheever, Carver e Hemnigway e scrive racconti raffinati e incisivi. Poco conosciuto, ma assolutamente meritevole di attenzione.

Molto interessanti, molto. Piuttosto eterogenei per i temi affrontati e di esito abbastanza diseguale. In ogni caso, una raccolta molto interessante.