Casino totale

Sicuramente un noir romantico e delicato, purtroppo la trama è troppo intrecciata

Fabio Montale (cognome in omaggio al nostro poeta e al mondo del disincanto) è il protagonista dei gialli del miglior autore francese. Marsiglia, la città sua e del suo poliziotto. È come viverci, vederla dal mare o dalle colline o dalle viuzze della criminalità, manovalanze e caporioni, la metropoli multirazziale, uno dei porti meravigliosi del Mediterraneo, in queste pagine di sentimenti, profumi e principi. Perchè "l'unica trama è l'odio del mondo"... "nulla cambia", ma J. C. Izzo ogni volta nella repentina disillusione ti concede la verità dell'amore. In questo episodio della trilogia, Fabio e Lole si accarezzano sulle onde, guardando la loro città, nelle ultime righe. E anche noi lettori ci sentiamo in armonia, come i loro cuori, dopo tante battaglie perdute. O che ancora perderemo perché "anche per perdere bisogna battersi".

Bello, bello davvero. Un grande autore, capace di passaggi di alta letteratura, un romanzo hard-boiled ma all'europea (detto in pregio), come europea è Marsiglia, una città che Izzo dipinge più che raccontare, fa odorare più che descrivere, fa vivere più che percorrerne le vie attraverso Fabio Montale, il protagonista. Caotica, dura, violenta,coacervo di razze, culture, lingue diverse, luogo di sogni e delusioni, di speranze tradite. Città mediterranea e dai colori rutilanti, come le passioni che in essa si scatenano. La storia è raccontata con leggerezza e umanità anche nei punti più duri, e si chiude con un messaggio di speranza. Non condivido alcune critiche sulla difficoltà di seguire la trama o sulla complessità nel memorizzare i nomi dei personaggi, perchè personalmente non ho rilevato questi aspetti. E ad ogni modo ogni buona lettura merita i dovuti sforzi per essere pienamente gustata.