La ragazza di Berlino

Francamente deludente. Gli ingredienti per un bel romanzo c'erano tutti: il dolore, la sofferenza, la solidarietà multiculturale, il senso della vita degli sconfitti, l'amore, la ribellione, la crescita e la ricostruzione, l'amore. Senza contare che l'ambientazione nella spettrale Berlino del 1945-46 poteva costituire di per sé un romanzo nel romanzo. In realtà l'autrice ci propina una storiella banalotta, non approfondendo mai come avrebbe potuto nemmeno uno dei grandi temi che risultano solo appena sfiorati. Il frequente ricorso alla formula epistolare non aggiunge nulla, anzi infastidisce la costante fretta con cui le lettere vengono scritte (sempre due minuti prima che il portatore delle missive parta): fretta che peraltro viene abbondantemente sottolineata, come se l'autrice si precostituisse un alibi letterario per non affondare il coltello. Un libro che si fa leggere, ma senza emozione.

Lettura scorrevole, ma forse mi aspettavo di più in questo intreccio di vicende personali e storiche.

Molto bello, scorrevole, interessante.Attraverso lettere e narrazioni ripercorre quel delicato periodo storico della fine della seconda guerra mondiale a Berlino quando la città venne divisa in quattro settori ed ebbe inizio la guerra fredda.Imperdibile per chi ama il genere.