Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 0 liste dei desideri
Nuova bibliografia callimachea (1489-1998)
Attualmente non disponibile
34,34 €
-5% 36,15 €
34,34 € 36,15 € -5%
Attualmente non disp.
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
34,34 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
34,34 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Chiudi

Promo attive (0)

Dettagli

2000
1 gennaio 2000
XIV-514 p.
9788876944161

Voce della critica




Wilson, Nigel, Da Bisanzio all'Italia. Studi greci nell'Umanesimo italiano, Edizioni dell'Orso, 2000
Tissoni, Francesco, Cristodoro. Un'introduzione e un commento, Edizioni dell'Orso, 2000
Lehnus, Luigi, Nuova bibliografia callimachea (1489-1998), Edizioni dell'Orso, 2000
recensioni di Tessier, A. L'Indice del 2000, n. 12

Ha goduto di fortunato interesse (anche oltre i confini del pubblico "di nicchia" cui si rivolgeva) la recente breve silloge dei Ritratti degli uomini illustri (Elogia clarorum virorum, 1546) del medico umanista Paolo Giovio curata da C. Caruso (Sellerio, 1999): spicca, tra essi, la felice immagine del cardinal Bessarione colto nel suo percorso mattutino dai Santi Apostoli al Vaticano, circondato dal fiore degli Umanisti del tempo e fatto segno all'ammirazione degli astanti. Il lettore odierno si sorprende di questa ben riposta ammirazione; al più, percepisce il testo di Giovio come felice rivisitazione antiquaria, ma forse gli sfugge la novità rivoluzionaria dell'esperienza umana e letteraria che esso vividamente trasmette, il nuovo contatto diretto con la cultura ellenica (sino alla seconda metà del XIV secolo intermittente e occasionale) e il suo collocarsi, come eredità della Bisanzio morente, entro quella europea quale centro fondante.
Tra i grandi Umanisti del corteggio bessarioneo (Leonardo Bruni, Poggio Bracciolini, Lorenzo Valla...) non spicca forse Francesco Filelfo: eppure proprio a lui si deve, con significativo anticipo su Poliziano, il primo cospicuo tentativo occidentale di versificazione greca "antica" di età umanistica, il De psychagogia; altrettanto signi-ficativamente, dalla prima edizione moderna della raccolta filelfiana ha preso le mosse nel 1997, presso le alessandrine Edizioni dell'Orso, una nuova collana ("Hellenica. Testi e strumenti di letteratura greca antica, medievale e umanistica"). In essa trova ora posto la prima traduzione italiana della sintesi di Nigel G. Wilson (Da Bisanzio all'Italia. Gli studi greci nell'Umanesimo italiano): si tratta di un'edizione riveduta e aggiornata dall'autore rispetto al fortunato originale inglese (1992), e anche qui a Wilson riesce, come nell'opera gemella Filologi bizantini (Morano, 1990; la prima edizione inglese, Scholars of Byzantium, è del 1983), un percorso che felicemente delinea le relazioni tra ricercatori, insegnanti e imprenditori nel cruciale periodo che si apre col precursore Leonzio Pilato (opportuno questo spostamento all'indietro rispetto alla data del 1397 quando, con l'incarico dello Studio fiorentino a Manuele Crisolora, si faceva convenzionalmente iniziare l'insegnamento del greco in età moderna), per muoversi, assai concretamente, tra manoscritti, biblioteche e prime edizioni a stampa (il capitolo su Aldo Manuzio, con la cui morte nel 1515 il volume programmaticamente si chiude, è tra i più felici).
Dal Rinascimento al sesto secolo trasporta la seconda opera che si segnala, la cura (monumentale, invero) che Tissoni - recente traduttore delle Dionisiache di Nonno di Panopoli - dedica al poemetto descrittivo (ekphrasis) in esametri dattilici che un poeta dell'epoca di Anastasio I (491-518), sbrigativamente etichettato "minore" (ma certo non tale nel gusto degli antichi antologisti, se giudicato degno di comparire nell'Antologia greca), Cristodoro, dedicò alle statue dello Zeusippo, il celebre complesso termale in piena Costantinopoli iniziato da Settimio Severo, portato da Costantino al massimo splendore e infine incendiato nel 532, durante la rivolta di Nika. Dèi, eroi, poeti, retori, filosofi si susseguono in un'apparentemente fulgida galleria: pure s'insinua sottile nei versi del bizantino il senso di una grandezza già inesorabilmente lontana, e vi echeggiano nuovi conflitti che mostrano perduto l'ideale dell'antica paideia. Cristodoro, poeta-filosofo, era originario della Tebaide egiziana: come nota Tissoni, "è difficile trovare, nel IV e nel V secolo d.C., un poeta di qualche fama che non sia originario dell'Egitto", ed egiziano era appunto Nonno, nel cui magistero, "diretto o indiretto", Tissoni ravvisa un elemento fondante della poetica cristodorea.
L'ultimo nuovo volume di "Hellenica" si rivolge infine al mondo dell'alta erudizione: è l'aggiornamento della straordinariamente ricca bibliografia callimachea che Luigi Lehnus produsse (Università di Genova, 1989) limitandosi al 1988. L'autore sta ultimando una nuova edizione di Callimaco, ed è certo superfluo notare che questo suo lavoro, lungi dal costituire un arido elenco di titoli, sottende un rigoroso percorso nella storia della filologia classica, che proprio attorno al poeta filologo, ben prima delle scoperte papiracee, ha misurato per cinque secoli le proprie forze.
Callimaco era di Cirene e operava ad Alessandria; egiziano, dunque, come Cristodoro (e Nonno), e proprio su un suo testo, l'Inno a Pallade, si esercitava il genio precursore di Angelo Poliziano: diverse piste uniscono questi tre libri solo in apparenza disparati.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore