Cogli la rosa evita le spine

La corruzione dei politici e della chiesa non è cosa nuova, ma fa sempre nascere un senso di rabbia. Quello che stupisce è ritrovarsi a chiedersi se Leo e Rosario siano o meno la parte lesa. Se è vero che la vendetta non porta a niente, è altrettanto vero che la voglia di rivalsa sociale porta a comportamenti discutibili, ma oserei dire giustificabili. La loro è un'arrampicata, ma su uno specchio.. In un modo o in un altro tutti scontano la propria pena. C'è una sottile linea che divide il bene dal male. A volte è così sottile da risultare impercettibile. Allora resta una domanda: esiste il male fatto per il bene? L'autore affronta delle tematiche difficili, e riesce a farlo conducendo il lettore alla riflessione..senza esternare mai dei giudizi.

L'ho trovato un romanzo che suona alla perfezione come un maestro con una bella partitura musicale. Mette con fiato sospeso e la voglia di continuare per il susseguirsi dei colpi di scena. Un romanzo che stringe in unità diversi fili: la corruzione della società, la mancanza di futuro per chi è giovane senza agganci, la responsabilità individuale, la qualità dell'amore e dei sentimenti in ogni momento della vita, il difficile rapporto tra genitori e figli. Davanti ai nostri occhi si disegnano i tratti affaticati e sorridenti di un personaggio che lascia un gran bel segno dentro di noi. Difficile non esserne toccati.

Nicosia con questo romanzo si rivela uno dei pochi autori validi contemporanei capace d'interpretare e descrivere le dinamiche della società. La storia, anche se in forme diverse, può essere trasposta all'attuale. Ovviamente bisogna mettersi in un ottica diversa dalla facile lettura. Il concetto di libertà è stato il più forte legame culturale e la più pericolosa linea di tensione che domina. Di sicuro non è il più forte marcatore dell'identità italiana e del suo credo altrimenti ci troveremmo in condizioni diverse. Uno spaccato che insegue anche la difesa della libertà al di fuori dei propri confini La storia c'insegna che la "Libertà" è essere padroni della propria vita, poter esprimere se stessi e le proprie aspirazioni. Fare fortuna, costruirsi una famiglia, avere una bella casa magari con il prato. Essere giusti, integri, corretti verso il prossimo, senza deviare dalla via maestra. Oppure, essere liberi di scegliere di rovinarsi nel modo che si preferisce. Scegliere di essere perdenti, di farsi travolgere dall'alienazione e sprofondare nella depressione. Se la sfida quotidiana di ogni uomo consiste nella ricerca di un significato a partire da esistenze instabili e frammentate, il romanzo cerca di condurre il lettore, attraverso l'esperienza della lettura, a indagare la propria vita attraverso quella degli altri. Nicosia dipinge una società preda della fobia e dell'angoscia alla ricerca del potere, e spinge il lettore a chiedersi quanto siano labili e precari i confini che separano le nostre vite da quelle degli altri, la libertà dall'oppressione, la scelta del giusto.