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Nel tempo della madre. Epicedio - Elio Pecora - copertina
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Nel tempo della madre. Epicedio - Elio Pecora - copertina
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Descrizione


"Nelle poesie pubblicate in "Simmetrie", il libro di Elio Pecora del 2007, edito nella collana poetica "Lo Specchio" Mondadori, si leggevano alcuni dei temi cari al poeta: il passare del tempo e il ruolo della memoria; la vita colta nei suoi risvolti concreti di gioia e dolore, segnati nei corpi e sulle cose; la centralità degli affetti e su di essi l'ombra della morte. Ora nel poemetto "Nel tempo della madre", dedicato appunto alla scomparsa della madre del poeta, quei temi a mio avviso trovano una nuova e particolare incisività. Qui, infatti, grazie alla rapidità del ritmo e alla sinteticità del dettato, vediamo come la poesia di Pecora si renda capace di attraversare tempi e luoghi ripercorrendo tutta la vita di Elena, la madre del poeta, dando anche conto di incontri e legami famigliari, facendoci però anche partecipi del mutare dei tempi storici in Italia: gli eventi sono afferrati in brevi dettagli, in un gesto solo intravisto, nel nome sussurrato o in un colore e persino l'eco di una radio sullo sfondo di una scena si fa "messaggera" di tutto un mondo di valori condivisi e del legame tra le persone." (dalla prefazione di Gabriela Fantato)
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Dettagli

2011
17 febbraio 2011
42 p., Brossura
9788877993373

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alida airaghi
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Elio Pecora dedica questo delicato epicedio alla figura della madre,morta centenaria dopo lunga e invalidante malattia. E il contrasto tra gli ultimi anni,sofferti e in ombra,nonostante il traguardo raggiunto,e la vita piena ormai trascorsa, risalta prepotente già nei versi d'apertura: "Che n'è di quella di un tempo?/Dov'è mai stata? ma quando?" Non esistono più piedi leggeri, capelli vaporosi,le mille attività in casa e nell'orto, i discorsi con le amiche e i parenti che invadono l'abitazione .Gli ultimi anni sono segnati da "l'arco dei denti nel bicchiere,/ecchimosi sugli avambracci,/livido il cranio,le dita/palpano il fazzoletto,le pupille velate.." E poi ancora la casa vuota, ricordi annebbiati e confusi,fotografie ingiallite,la badante moldava... Allora al figlio poeta non resta che cantare,con strazio e malinconia,la "minima storia" di sua madre,che faceva Elena di nome,nata ultima e indesiderata dopo tredici fratelli e sorelle: ma subito vezzeggiata e amata più degli altri.Il suo paese campano,nel primo novecento,era tormentato da dissesti geologici,incuria e povertà.La storia ufficiale veniva subita con rassegnazione,e maledetta:guerre,emigrazioni,fascismo...Ma la bambina Elena cresceva slanciata e dolce,suonava il piano,cantava in chiesa:fino a raggiungere l' età da marito,quindi il matrimonio con uno sposo sempre lontano,e la nascita di due figli maschi. Il primo, il poeta che racconta: "A quel bimbo la madre/si mostrò uguale e compagna/nell'aspro amato viaggio/che non s'è ancora compiuto". Gli anni recenti sono i più penosi, con la madre "curva,rimpicciolita",chiusa nell'egoismo senza parole dei suoi pochi gesti,e il poeta intristito,quasi rancoroso.Un rapporto intenso e sofferto,tra i due, se lui ancora si interroga e conclude il poemetto con un grido:"Si sono traditi entrambi,/il figlio e la madre." L'elegante edizione del volume è corredata da un'approfondita e partecipe nota critica di Gabriella Fantato.

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Elio Pecora

1936, Sant'Arsenio (SA)

Elio Pecora vive a Roma. Ha scritto raccolte di poesia, romanzi, saggi critici, testi teatrali. Ha collaborato con note letterarie a quotidiani, settimanali, riviste. Nel 1989 ha curato per la RAI un ciclo di trasmissioni sulla fiaba popolare italiana e nel 1992 ha raccolto una scelta e una riscrittura di queste fiabe nel volume La ragazza col vestito di legno (Frassinelli). Dirige la rivista internazionale «Poeti e poesia». Rifrazioni (Mondadori 2018) è il suo ventesimo libro di poesia.

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