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La bilancia dell'arcangelo. Vedere i dettagli nella pittura veneziana del Cinquecento - Augusto Gentili - copertina
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Descrizione


Questa è una raccolta di studi, rappresentativi di metodi e strumenti sviluppati in tanti anni di ricerca: l’attenzione ai documenti e alle fonti, l’erudizione filologico-letteraria, la pratica di un’iconologia rigorosamente contestuale, il ricorso alle scienze della retorica e della semiotica per seguire e capire il linguaggio dei pittori, che queste scienze le conoscevano benissimo (anche se non le chiamavano così). E poi - dichiarata fin dal sottotitolo – l’insistenza sul vedere, e vedere i dettagli, perché i quadri bisogna vederli da vicino e vedere tutto: il primo documento fondamentale per un quadro è il quadro stesso, non il documento d’archivio, non la fonte scritta. Naturalmente non parlo di un vedere ingenuo, o meccanico, o solo percettivo, ma di un vedere in quanto conoscere e riconoscere, facendo appello all’enciclopedia delle scienze umane, o (se preferite) alla tradizione idealmente completa di scritture e immagini dai mondi antichi al Cinquecento. In ogni modo, tantissimi chiarimenti di metodo e di pratica sono disseminati nei diversi capitoli. Gli studi scelti in questa raccolta, attraversano la pittura veneziana del Cinquecento seguendo il filo rosso dei temi cristiani: la devozione pubblica e privata - ma anche la storia, la leggenda, la profezia - nel contesto della discussione religiosa del secolo e dell’azione concreta dei suoi protagonisti (o almeno di qualcuno di loro), di regola ignorate dagli storici dell’arte o risolte con semplicistiche contrapposizioni di categorie generali (tipo: Riforma e Controriforma, eresia e ortodossia), come se fra questi e altri poli non vi fossero centinaia di esperienze diverse di conflitto e separazione, ma anche di conciliazione e integrazione, lontane dalle dispute teologali e vissute nei pensieri e nei comportamenti diffusi dei singoli, dei gruppi, delle istituzioni. E, naturalmente, dei pittori e dei loro committenti.
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2009
22 giugno 2009
466 p., ill. , Brossura
9788878704169
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Ai lettori

Parte Prima
Pittura di racconto e racconto della pittura. Le storie di Carpaccio
II paesaggio della devozione. Le allegorie cristiane di Giovanni Bellini
In Cima. Smontando e rimontando le costruzioni simboliche delle pale d'altare
L’ira del cielo e la decadenza delle arti. Giorgione e il fregio di Castelfranco
Incontri di famiglia. Vittore Carpaccio e Alvise Vivarini a Treviso
Padroni di casa. Carpaccio a San Giobbe e a San Giorgio Maggiore
Venezia tra Ancona e Ragusa. La pala Gozzi di Tiziano
Lasciando i giardini. Percorsi e pensieri di Lorenzo Lotto

Parte seconda
II viaggio e il destino. La religione di Jacopo Bassano
La borsa di Giuda e il dito di Tommaso. L’Ultima cena di Jacopo Bassano
Ester, che Fortuna! Paolo Veronese a San Sebastiano
Un angelo senza giglio. L’Annunciazione di Tiziano a San Salvador
“Lagrime caldissime”. Tiziano e la Maddalena nel deserto
Vedere i miracoli. Politiche della guarigione in Tintoretto e Veronese
Tempi della narrazione e tempo dell’allegoria. Tintoretto alla Madonna dell’Orto, a San Cassiano, alla Scuola Grande di San Rocco
II braccio del ladro. La Cena in casa del fariseo di Paolo Veronese: dettagli

Indici
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