I pinguini vanno di moda: in marcia al cinema, di Madagascar in tv, gay negli zoo, soprattutto nei libri per bambini, vedi il filosofico-teologico ed esilarante L'Arca parte alle otto (Rizzoli, 2010), i deliziosi albi 365 pinguini (Il Castoro, 2006) e Chi trova un pinguino (Zoolibri, 2010), lo scandaloso E con Tango siamo in tre (Junior, 2010) e altri. Ultimo, non meno bello è Sofia e i pinguini, insieme divertente e commovente, giocoso e avventuroso, ironico e informativo, d'ambiente familiare e scolastico. Con un sapiente mix di linguaggi: scritto, illustrazioni, fumetti, box di notizie in pillole su caratteristiche, abitudini e curiosità (dove vivono, quante specie ci sono, cosa bevono, non volano ma ballano, marciano non solo al Polo Sud ma anche nello zoo di Rotterdam dietro il guardiano, uno è stato nominato alto ufficiale dell'esercito norvegese, su un'isoletta in Tasmania i cani pastore li difendono dalle volpi, il maschio fa la corte alla femmina con sassolini, ce ne sono anche omosessuali ecc.). I disegni di Goede, con o senza fumetti, non si limitano a illustrare lo scritto, ma a tratti lo sostituiscono e lo proseguono con immagini quasi in movimento. Il tutto è intervallato dalla fotostoria a puntate (una sorta di spiritosi "a parte") di Ype e Willem con un pinguino e il suo pulcino che volano in pallone. È una storia di affetti, pensieri non banali e crescita quella di Sofia, otto anni, che, accudita da un giovane, allegro e complice zio perché i genitori sono lontani per lavoro, si innamora dei pinguini, vuole sapere tutto di loro, si scatena in una battaglia che finisce sui giornali per liberarli dalle gabbie e dalla piscinetta di due metri dello zoo. I dialoghi di grande comicità scandiscono una maturità infantile spiazzante. Fernando Rotondo
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