Le grandi menzogne della storia contemporanea. Dal mito della vittoria mutilata alla strage di Marzabotto

Questo libro smonta anche il mito di Marzabotto raccontato pure nel film 'L'uomo che verrà' di Giorgio Diritti

Per spiegare la ragione per la quale ha scritto questo breve saggio, l'Autore nell'Introduzione, sottolineando la delicatezza del ruolo che ricopre chi si interessa di storia, sostiene che egli ha persino più poteri di Dio, perché "mentre quest'ultimo, una volta creata la realtà delle cose, non è più in grado di modificare il passato, lo storico può variare la dinamica dei fatti e presentarci una ricostruzione falsificata delle vicende trascorse". Per fare giustizia di alcune menzogne che hanno caratterizzato taluni accadimenti del Novecento, nel libro vengono riesaminate vicende storiche come il comunismo italiano e quello sovietico, la "vittoria mutilata", il pensiero politico di Aldo Moro, la Resistenza tradita e la strage di Marzabotto. L'intento esplicito è quello di dare voce agli sconfitti, soprattutto a coloro che, avendo dato la propria vita (per ragioni ideali e/o per convinzioni personali), non possono più testimoniare il loro punto di vista. Pur trattandosi di una pubblicazione che non ha tutti i crismi della sistematicità, si tratta di un contributo interessante che aiuta a comprendere come i giudizi storici debbano essere espressi prescindendo dall'appartenenza e dal "credo" politico.