Quel Natale nella steppa

Più che un libro, un taccuino di appunti (60 pag. formato A6) sui temi cari a M.Rigoni Stern: la guerra, la prigionia in un Lager tedesco, i ricordi d’infanzia in montagna, un vecchio abete molto speciale, la vita semplice nella natura, la nostalgia x uno stile di vita che va scomparendo. Alcuni racconti sono già compresi, con queste o altre parole, in raccolte già pubblicate. Un libro non si giudica dallo spessore, lo stile è sempre piacevole e rasserenante, ma questo è davvero troppo poco. Sembra un’autopresentazione, completa di curriculum vitae: non me lo aspettavo, da M.Rigoni Stern. Deludente.

Nonno Mario ancora una volta mi incanta coi suoi ricordi, le sue descrizioni, la sua pluriennale esperienza di uomo della montagna. Sai che di lui ti puoi fidare, che, in cordata, non mollerà mai la presa.... Così come successe in guerra, nelle gelide steppe sovietiche, così come accadde sull'Altipiano, così come oggi si offre, strenuo difensore della Montagna e dei suoi valori. Prosa come al solito essenziale, pacata, aderente a un principio di continuità emotiva tipica di tutti i suoi scritti, Mario si fa attendere in libreria come un vecchio amico reduce da un lungo viaggio, pieno di esperienze da comunicare, di sentimenti da effondere. L'accettazione del prossimo, il superamento del pregiudizio, la compassione, passano attraverso l'amore e il rispetto per la Natura. Solo da questa unità l'uomo potrà riscattare la propria becera cecità e trovare le giuste risposte ai pressanti interrogativi sociali, politici, scientifici e religiosi del nostro secolo. Onore a Mario per quanto riesce a regalarci in ogni suo libro.