Il bacio della strega

Davvero bella questa rivisitazione tutta al femminile delle fiabe classiche. Ogni storia rimanda alla precedente, le donne sono protagoniste assolute, gli uomini purtroppo non ne escono bene, nel migliore dei casi sono superficiali. Non c'è il lieto fine delle storie originali perché in questo libro sono rifiutati gli stereotipi. In realtà si può dire che non ci sia un vero e proprio finale, è come se le storie formassero un cerchio, che non ha né inizio, né fine. Ho adorato una frase della strega nella versione della Donoghue della Sirenetta: Cambia per il tuo bene, se devi, non per quello che immagini un altro possa chiederti. Penso che questa frase racchiuda il significato del libro.

Immaginate una matrioska virtuale dove 13 storie si contengono l’un l’altra: questo è l’aspetto narrativo de Il bacio della Strega. Emma Donoghue con arguzia e innata capacità letteraria riesce a tessere un arazzo di storie che si permeano l’un l’altra protraendo l’azione, in cui la protagonista di volta in volta da voce narrante diventa comprimaria, fino alla storia finale che vista secondo una logica ciclica potrebbe essere anche la prima a dar via alla serie narrativa. Tutti i racconti presenti in questo libro rimandano a note favole reinventate seguendo una voce esclusivamente femminile, le tematiche affrontate diventano parte integrante della storia, il lieto fine non è mai dato per scontato e a volte può risultare più amaro del fiele. Bellissimo libro che può essere considerato per la sua struttura circolare sia come un romanzo che al suo interno annovera più voci narranti, sia come racconti che hanno come filo conduttore la donna e il suo ruolo di moglie, di figlia, di strega, di fata, di vittima, di carnefice.