Dove è sempre notte

Quirke è un personaggio al quale mi sono affezionata immediatamente, così come all'ambientazione del romanzo. Ho adorato perdermi in un'Irlanda cupa di metà secolo, in compagnia di un omone intelligente che mi ha fatta sentire al sicuro. La narrazione non è velocissima ma scorrevole e quando arrivi all'ultima pagina vuoi leggere il seguito (cosa meravigliosa delle saghe, perché puoi permetterti un rapporto duraturo con i personaggi che non ti abbandonano per sempre quando arrivi all'ultima pagina).

Un romanzo in grado di descrivere giochi di potere nascosti da azioni socialmente apprezzate. Banville riesce a rendere chiara la vera natura opportunista dell'uomo che fa leva sulla sofferenza altrui. Crea un personaggio acuto e tenace e allo stesso tempo inesperto e fragile che arriva a conclusioni affrettate. Nel complesso una buona lettura!

Un noir moderno, senza particolari colpi di scena e con una trama piuttosto lineare. Lo stile narrativo si rifà alla grande tradizione dei classici di questo genere senza avere però quel tocco vecchieggiante particolare che lo renderebbe un libro degno di appartenere al filone noir, il risultato è uno stile più stantio che tipico. L'atmosfera in cui si svolge la storia, prima in Irlanda e poi negli States, è ben rappresentata, ma è l'unica cosa degna di nota in questo libro.