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Promosso dal «Centro Pio Rajna. Centro di studi per la ricerca letteraria, linguistica e filologica», e sotto gli auspici dell’Università degli Studi di Siena, si è svolto dal 10 al 14 settembre 1991, presso la Sala Convegni del Comune di Pienza, un Convegno Internazionale sul tema: «Passare il tempo. La letteratura del gioco e dell’intrattenimento dal XII al XVI secolo». Orientato su di un argomento in apparenza “leggero”, in realtà il Convegno ha individuato una serie di problemi di grande rilevanza storico-critica: a partire infatti dall’alternativa “letteratura del gioco/ letteratura come gioco”, si è giunti a fissare l’attenzione sulla questione fondamentale dell’origine, dell’essenza, della funzione stessa sella letteratura. Dai precedenti latini e mediolatini, attraverso il Medioevo e il Rinascimento, fino alle soglie dell’età barocca, il “gioco” letterario è stato inseguito e studiato in tutte le sue multiformi manifestazioni, con l’attenzione rivolta ai modi e ai luoghi (Ferrara, Firenze, Napoli, Siena, ecc.) dell’attività ludica, in rapporto sempre serrato con il contesto storico-sociale in cui è fiorita.
«Gioco della letteratura e gioco nella letteratura: ecco la scelta veramente erculea che ci ha presentato, anzi provocatoriamente sollecitato, il programma del Convegno. Il dissidio che ne nasce non ha caratterizzato solo i nostri interventi, ma connota tutta la problematica di cui abbiamo voluto occuparci»: così, con stringente efficacia, Michelangelo Picone sintetizza, nel bilancio conclusivo dei lavori, gli obiettivi e al contempo i risultati del Convegno. Quali si trovano ora affidati a questi due ricchi volumi di Atti, impreziositi da numerose tavole f.t. e completati da ampi Indici finali, dei nomi, dei manoscritti e dei temi affrontati.
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