Il professor Beta e la filosofia. Un rendiconto semiserio

Un libretto davvero unico nel suo genere,con l' insolita capacità di incuriosire gli inesperti, stimolare gli esperti e divertire gli uni e gli altri. L'impagabile professor Beta dietro cui sembra volersi nascondere - ma non troppo - l'autore, ci presenta,nello stesso tempo ( o meglio,nel giro di una settimana di scuola), un modo sicuramente stimolante ed inconsueto di insegnare una materia sui generis, un' affresco simpatico e non troppo preoccupante (o non troppo rassicurante, dipende dai punti di vista) dei giovani di oggi...ed un protagonista, il professore, tanto sfuggente quanto emblematico, con gli allievi tanto impeccabile quanto trasgressivo, educativo e diseducativo, irritante e tenero, tanto consapevole di essere un "disadattato" , quanto orgoglioso di esserlo. Tutto il testo è quasi sempre attraversato da una sottile ironia che caratterizza ogni significativo momento del cosiddetto "resoconto semiserio", con in più tante sorprese o divertenti trovate che non guastano: da uno sconvolgente " libro nel libro ", in un breve ed interminabile solitario giorno libero (nei suoi pensieri una - o due? - Lei) , nel quale il senso critico e la stessa ironia salvano da ogni banalità del quotidiano, ad un imprevisto sdoppiamento finale, che non riveliamo per non togliere la sorpresa. Preoccupano un po' lo strano modo di amare e maltrattare Nietzsche , la nostalgia hegeliana, l'anima scettica, ma anche misteriosamente mistica, sebbene sostanzialmente immoralista, ed a volte un filino indecente,eccetera. Infine un imprevisto e non sempre percepibile sdoppiamento finale, che non riveliamo. Ameno e intelligente.