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All’interno del Gotico italiano, periodo di cruciale importanza in fatto d’arte e di architettura, si è sviluppata, a partire dalla Toscana, una teoria progettuale fondata sul disegno, che avrebbe costituito la base per la produzione di capolavori dell’architettura e scultura monumentale del Trecento, come la facciata del duomo di Orvieto, la cattedrale di Siena, il duomo di Milano o il San Petronio di Bologna.
I disegni architettonici medievali italiani, veri progetti in scala, ma al tempo stesso colorati disegni ricchi di particolari decorativi, sono al centro di una ricerca che mette in luce gli aspetti ideativi e compositivi del Gotico italiano e contribuisce a spiegare la prassi operativa seguita nei cantieri della penisola, da Nicola Pisano a Lorenzo Maitani e ad Antonio di Vincenzo.
scheda di Baiocco, S., L'Indice 1998, n. 2
Il crescere delle conoscenze sull'architettura gotica italiana e l'analisi approfondita che ha avuto per oggetto alcuni degli edifici più importanti in questo ambito trovano con questo saggio una riconsiderazione di grande importanza metodologica. Vengono infatti rintracciati gli elementi tecnici che presiedono alla progettazione architettonica proprio in quell'area centroitaliana che, nel periodo preso in esame, vede un profondo rinnovamento dei canoni espressivi. L'uso di modelli in scala, disegnati o tridimensionali, caratterizza la professionalità di alcuni protagonisti, individuati qui come veri e propri autori delle grandi costruzioni gotiche; la padronanza di alcune specifiche competenze tecniche (di misurazione, rilievo, disegno) permetteva loro di controllare l'esecuzione del progetto sfruttando moduli proporzionali e geometrici, attraverso i quali si esprimono quelli che noi siamo piuttosto disposti a leggere come elementi stilistici. La suddivisione dei capitoli distingue l'analisi delle fonti documentarie (e del lessico utilizzato, che presenta a sua volta aspetti di grande interesse) da quella delle testimonianze grafiche conservate. Viene così individuato, nella prima parte, un modello interpretativo che successivamente è verificato alla luce dei pochi esempi di progetti grafici sopravvissuti fino a noi, anche attraverso l'analisi delle corrispondenze tra i moduli dimensionali del disegno e quelli degli edifici corrispondenti, dunque con uno studio attento delle unità di misura variabili da regione a regione, ma anche tra una città e un'altra.
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