Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Antisemitismo in America. Storia dei pregiudizi e dei movimenti anti-ebraici negli Stati Uniti da Henry Ford a Louis Farrakhan - Elena Fallo - copertina
Antisemitismo in America. Storia dei pregiudizi e dei movimenti anti-ebraici negli Stati Uniti da Henry Ford a Louis Farrakhan - Elena Fallo - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 4 liste dei desideri
Antisemitismo in America. Storia dei pregiudizi e dei movimenti anti-ebraici negli Stati Uniti da Henry Ford a Louis Farrakhan
Disponibile in 5 giorni lavorativi
17,10 €
-5% 18,00 €
17,10 € 18,00 € -5%
Disp. in 5 gg lavorativi
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
17,10 € Spedizione gratuita
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
18,00 € + 6,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Book Lovers
20,00 € + 4,50 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Condizione accettabile
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
17,10 € Spedizione gratuita
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
18,00 € + 6,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Book Lovers
20,00 € + 4,50 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Condizione accettabile
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Antisemitismo in America. Storia dei pregiudizi e dei movimenti anti-ebraici negli Stati Uniti da Henry Ford a Louis Farrakhan - Elena Fallo - copertina

Dettagli

2008
23 aprile 2008
320 p., Brossura
9788886771962

Voce della critica

Il lavoro, frutto di una tesi di laurea di cui conserva l'impianto scientifico, coniugato però a una scorrevolezza che lo rende accessibile anche a un pubblico di non specialisti, ricostruisce nelle sue più rilevanti articolazioni l'odio antiebraico negli Stati Uniti. Al centro vi è la scelta di una figura di grande valore simbolico come il celeberrimo industriale Henry Ford, accanto a cui, però, viene presentata una panoramica sull'antisemitismo che si spinge fino agli anni più recenti e che si sposta altresì dall'ambito dell'estrema destra xenofoba e ultraisolazionista a quello delle comunità nere islamiche.
Punto di partenza sono le trasformazioni della società americana tra fine Ottocento e primo Novecento. In quello scenario si colloca la grande ondata immigratoria di Ostjuden, ebrei dell'Europa orientale in fuga dai pogrom e dalla povertà, e la conseguente reazione "nativista", in difesa delle radici anglosassoni e protestanti degli Stati Uniti. La parte del volume dal taglio maggiormente analitico è comunque quella dedicata alla propaganda antisemita di Ford, dalla diffusione americana dei Protocolli dei Savi di Sion, opera apocrifa (fabbricata in Russia all'inizio del Novecento, con l'obiettivo di imputare agli ebrei la preparazione di un complotto per giungere al dominio del mondo) che ha rappresentato probabilmente il principale strumento letterario transnazionale dell'antisemitismo, alla pubblicazione nel 1920 di uno scritto dello stesso Ford, L'ebreo internazionale. In esso l'industriale contrapponeva al sano spirito laborioso americano i "loschi traffici" degli ebrei, descritti come un popolo senza radici e senza patria, interessato solo al profitto.
Ma l'antisemitismo in America non ha riguardato solo la destra nazionalista e xenofoba: nell'ultima parte del volume vengono prese in esame altresì le tesi dei neri musulmani nella seconda metà del Novecento, a partire da quelle di Malcom X contro gli ebrei "usurpatori" della Palestina. L'organizzazione Nation of Islam si espresse a più riprese in quei termini contro l'esistenza dello Stato di Israele. I Black Muslims e i Black Panthers degli anni sessanta utilizzavano classici slogan antisemiti come quello della "cospirazione ebraica mondiale". Le posizioni antisemite vennero riprese successivamente da Louis Farrakhan, capo della Nation of Islam, il quale fece ristampare i Protocolli, rivalutò la figura di Hitler, parlò del giudaismo come "religione di basso livello" e si spinse persino a invitare alle riunioni del suo gruppo esponenti del Ku Klux Klan.
L'arsenale concettuale dell'antisemitismo, dunque, non presenta variazioni sostanziali nelle sue diverse applicazioni, "di destra" così come "di sinistra". Alcuni, peraltro, hanno creduto di ravvisarne alcuni aspetti persino in un saggio accademico del 2006, La Israel Lobby e la politica estera americana (Mondadori, 2007), un attacco rivolto alle strategie filosioniste dei neoconservatori e dell'amministrazione Bush, lanciato da Stephen Walt e John Mearsheimer, docenti di due prestigiose università quali Harvard e Chicago. Significativamente, il giornale liberal israeliano "Haaretz" ha ribattezzato questo saggio come "i Protocolli di Harvard e Chicago".
Giovanni Borgognone

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore