Giovanni Pascoli. Tutto il racconto della vita tormentata di un grande poeta. In appendice un'ampia antologia dei suoi versi migliori

Ruggio, sulla scorta solo dei numerosi manoscritti (soprattutto lettere) raccolti nella Fondazione dedicata al poeta, ha la straordinaria capacità di condurci per mano nell'itinerario vitale di Giovanni Pascoli, quasi che lui e noi fossimo presenti ai tanti fatti che lo connotarono, e ciò senza mai essere greve, in un apprezzabile equilibrio di stile e d'impostazione in cui non si avverte mai la presenza dell'autore, magari con congetture e con riflessioni, ma come in un romanzo avvincente dalla prima all'ultima pagina. E a proposito di ultime pagine richiamo l'attenzione su quelle dedicate alla morte del poeta, avvenuta dopo lunga e penosa malattia. Lì non si indulge alla facile commozione, ma la sensazione di essere spettatori del trapasso di un uomo è ben viva, tanto da lasciare quasi sgomenti. In appendice, poi, è riportata un'ampia antologia dei suoi versi migliori, scelti con oculatezza, l'omaggio migliore che si potesse rendere a un grandissimo poeta che fu un uomo infelice. La lettura di questo libro non è solo consigliata, ma è senz'altro più che raccomandata.

Bellissima biografia del Pascoli, scritta con profonda competenza e passione dal conservatore dell'Archivio Pascoli di Castelvecchio. Ruggio ripercorre la vita del grande poeta mostrandocene tutti i risvolti umani e poetici, offrendo una notevole ricchezza di informazioni e spunti che ci restituiscono un Pascoli profondamente umano e ancora più vicino. La vicenda umana del Pascoli, più che per tanti altri autori, si rispecchia ed influisce profondamente sulla produzione poetica: la biografia di Ruggio permette di comprendere come e perchè. L'accurata scelta di liriche nella seconda parte del volume stimola l'immediato raffronto tra vita e poesia, come illustrato e suggerito nella prima parte.