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Anno edizione: 2010
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Sant'Ambrogio in questo scritto tratta la morte in modo non solo oiginale e acuto , ma anche con quella vena di sarcasmo che non fà mai male in un santo oiginale e ( se leggrete la sua vita ve ne accorgerete ) con alle spalle una vita turbolenta . Saluti
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Tra i Padri della Chiesa S. Aurelio Ambrogio da Treviri, vescovo di Milano, ebbe l'indiscussa capacità di mediare la ricchezza delle conoscenze dottrinali e la forma della penetrazione simbolica con una capacità e una vivezza di comunicazione fuori del comune, di cui abbiamo una ben nota testimonianza nelle Confessioni di S. Agostino. Il trattatello poco noto che qui viene presentato si pone già fin dal titolo sulla linea di un'apparente paradossalità, che viene a grado a grado smontata dall'autore con un suggestivo eloquio, dove la sapienza e la dialettica sono riscaldate dall'ardente slancio della fede e dal costante invito alla trascendenza. Prendendo a suo potenziale interlocutore l'uomo "comune", l'uomo "che ragiona", il santo ritorce la ragione contro se stessa e mostra come la paura della morte abbia origine dalla vita. Spiegata nelle sue varie accezioni, la morte diventa dunque - sulla base di un saldo appoggio scritturale e di una costante scrittura anagogica - un potente mezzo di rigenerazione spirituale: la morte al peccato e al mondo terreno (la morte in Cristo) diventa già in questa vita un'anticipazione dello stato paradisiaco; e la stessa morte fisica altro non sarà dunque che l'ultima liberazione dal carcere della carne, esito temuto solo da chi non sia riuscito a liberarsi qua dalle tenebre esistenziali. L'uomo contemporaneo occidentale vive in un mondo perversamente immemore della morte e degli eventi sottili ad essa connessi: egli si muove in una società desacralizzata come se già in essa fosse eterno, eppure non può - giorno per giorno - non avvertire l'incalzare del tempo e sentirsi alitare sul collo la grande Livellatrice, assolutamente impreparato ad incontrarla. Le savie parole di Ambrogio, che sono anche e soprattutto una via pratica, possono aiutarlo a prepararsi all'evento principale della sua vita e, se ne sarà capace, a utilizzarne tutta la potenzialità salvifica.
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