Solovki. Le isole del martirio. Da monastero a lager sovietico

Ho trovato questo titolo leggendo un libro di un autore finlandese e non ho resistito a leggerlo. Devo dire che non è molto esaustivo, si riduce ad un collage di ricordi e testimonianze, senza mai entrare nella vera realtà del quotidiano. Zampilla di qua e di là senza mai raggiungere il cuore del problema, sorvola sulle vite quotidiane ed affronda in maniera vaga la parte politica. Nomi e date non completano il quadro del dramma; tutto sommato un libro interessante ma confuso.

Un'ottima guida per orientarsi in un posto che é ancora ai confini della civiltà. Visitando quei luoghi non si riescono nemmeno ad immaginare (e nemmeno a farsi dire...) le atrocità, le crudeltà e la brutalità perpetrate. Nota positiva: il monastero ortodosso, finalmente funzionante dopo le repressioni dell'URSS, é l'attività più rigogliosa e funzionante dell'isola.

Un fiorente monastero, avamposto di civiltà verso l'Artico glaciale, venne trasformato dal potere sovietico in lager "ideale". Questa fu la sorte del monastero ortodosso delle isole Solovki, nel mar Bianco. Immagini e testimonianze inedite ci narrano la vita quotidiana nel lager, la lotta per la sopravvivenza, le crudeltà degli aguzzini, la statura umana di tanti prigionieri, la testimonianza di fede dei credenti.