A qualcuno piace caldo. Errori e leggende sul clima che cambia

Aggiornatissimo e splendido libro di denuncia. Per chi conosce gli argomenti e i personaggi è una fonte di estremo piacere. Enorme mole di dati e citazioni, preciso, ben scritto e devastante. Fossi uno dei personaggi citati proverei una vergogna indicibile. Non lo consiglierei per chi non ha già una buona conoscenza dell'argomento, e delle disgustose diatribe trattate. Ricorda vagamente (in meglio) un libro simile americano del 1998 ("Clima rovente"), che trattava dei "negazionisti" più famosi, distruggendoli per sempre. Questo è più centrato sull'Italia, che ovviamente arriva 10 anni dopo, con gli stessi problemi e argomenti che nel resto del mondo sono stati debellati da anni. Il libro da una parte riesce magnificamente nell'intento di ridicolizzare e distruggere gli argomenti negazionisti sul "Global Worming", dall'altra non è soddisfacente quando vuole capire le ragioni di tanta insistenza negazionista (in pratica la risposta alla domanda "ci sei o ci fai?"). L'autore cerca di spiegarlo in vari modi, anche con la psicologia, ma non pare convincente. Se un professore universitario di Modena spara immense stupidaggini impunito non può solo "esserci", ma deve per forza "farci", cioè in pratica lo pagano per farlo. La seconda piccola critica al libro è proprio quella di occuparsi pochino dell'incredibile fonte di stupidaggini che è Franco Battaglia da Modena, i cui danni sono troppo sottovalutati da tutti, e li stiamo pagando. Il problema di questo libro è che lo leggeranno qualche migliaia di persone già abbastanza informate, mentre i vari Battaglia, Stagnaro, Ferrara, Giordano perseguiranno la loro delirante opera di disinformazione ben pagata. Un libro che fa schiumare di rabbia.