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Città natale di Pio IX, Senigallia si trova presso Ancona, terreno d'azione di Errico Malatesta, il noto anarchico italiano attivo fra Otto e Novecento. Nello stesso periodo, proprio a Senigallia visse Ottorino Manni, ateo, anticlericale, anarchico. La sua costituì una delle più ferventi voci di protesta nel panorama politico regionale di allora: come rileva Roberto Giulianelli, già autore di studi su Luigi Fabbri e di un Dizionario biografico degli anarchici italiani sempre per l'editore Bfs, Manni non fu un politico originale, ma resta il fatto che rimase presente nel dibattito sulla rivoluzione e sulla guerra lungo l'arco di vent'anni, benché affetto, fin da bambino, da una grave forma di anchilosi che lo avrebbe costretto all'immobilità e all'amputazione di entrambi gli arti inferiori. L'autore rileva un limite del suo pensiero nella mancanza di evoluzione, sebbene riconosca l'importanza del passaggio di Manni dall'individualismo al cooperativismo, verificatosi dopo un incontro con Malatesta successivo al ritorno in Italia di quest'ultimo. Come altri anarchici, Manni subì peraltro profondamente il fascino della Rivoluzione d'ottobre, che presto tuttavia avrebbe dimostrato di aver ben poco a che vedere con i loro ideali. È l'intestazione della terza parte dell'autobiografia del piccolo eroe dimenticato, Un eretico in paradiso, ad aver dato all'autore lo spunto per il titolo di questo breve ma appassionante libello, concluso da alcune schede biografiche di anarchici senigalliesi d'inizio Novecento e dalla corrispondenza con la scrittrice libertaria Leda Rafanelli. Daniele Rocca
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