L' attualità del socialismo liberale di Carlo Rosselli

E’ stato pubblicato ad aprile il libro di Luigi Rocca dal titolo: “L’attualità del socialismo liberale di Carlo Rosselli” (Lacaita editore 2006). Rocca, appena ventottenne, sindaco di Isola Capo Rizzuto, formatosi culturalmente tra la Cicognini di Prato e l’università di Bologna, è un grande appassionato e studioso di filosofia politica. Ostile al dogmatismo del vetero marxismo, fiero oppositore del fascismo, Rosselli di ieri incarna con visione profetica la sintesi fra l'ideologia liberale e l'ideologia socialista con una fervida intuizione che, se pure bollata dell'ossimoro definito da Croce, conferma nell'attualità dei sistemi politici europei contemporanei tutta la sua potenza evocatrice. La prefazione del libro, affidata al prof. Antonio Landolfi, ci presenta in maniera dettagliata il lavoro di Rocca, che nella sua approfondita ricerca, mette in evidenza l’importanza della figura di Carlo Rosselli, come promotore di una scelta decisiva tra il socialismo materialistico e deterministico, ed un socialismo impregnato di etica kantiana, aperto ad una visione anche spirituale della lotta politica. “Carlo Rosselli – spiega Landolfi - diede vita al movimento di Giustizia e Libertà in piena autonomia rispetto al movimento socialista italiano ed internazionale, anche perché le sue idee furono accolte in modo a dir poco ingeneroso da molti. Con il suo pensiero e con la sua azione, conclusasi con la spietata esecuzione insieme con il fratello Nello da parte dei “cagilards” francesi su mandato del governo fascista, Carlo Rosselli si staglia come uno dei grandi protagonisti della sinistra italiana ed europea del secolo ventesimo. Con lui nasce quel “socialismo liberale”che può essere considerato come la “rivoluzione anti-economicistica” del socialismo, cioè una riscoperta delle sue radici culturali ed etiche appannate dal materialismo deterministico”. Una guida, che va alla riscoperta dell’esperienza politica e teorica del fondatore del movimento “Giustizia e libertà”, Carlo Rosselli. Consuelo Ruggiero (giornalista)