Pensieri antimoderni

Un pensatore, filosofo, scrittore di immenso interesse e modernità, proprio nel suo essere anche ferocemente antimoderno- possiamo dargli torto?- non arroccato in difesa dell'insostenibile, ma dell'irragiungibile. Alcui aforismi li trovo perfetti, nel loro genere. Potrei citarne molti, mi limito a due, scelti a caso, visto il livello, alto, di tutti: " Colto è chi nulla ritiene privo di interesse, e quasi tutto di importanza" ( p.26); "La qualità di una intelligenza dipende più dalle cose che la fanno sorridere che da quelle che sa comprendere" (p.79). Poi, altre centinaia, preziose e mirate al cuore e non solo al cervello. Un uomo dotato di buon fiuto e di ottima mira. Un grande, nostro dissimile, nostro fratello.

Stile impeccabile; alcune massime sono molto incisive e addirittura condivisibili. Per il resto danno il quadro di un intellettuale chiuso nel suo mondo (come effettivamente Davile visse) che boccia la modernità tout court, solo per il fatto di essere tale; con una visione estremamente elitaria dell'uomo (sottomissione e disciplina militare sono due concetti che tornano spesso), appassionato ammiratore del feudalesimo (sic!!) e delle gerarchie. Insomma un'involuzione del pensiero di svariati secoli.