Malatesta. Indagini di uno sbirro anarchico

In medio stat virtus...ne' capolavoro assoluto ne' mediocre scimmiottatura di storie già raccontate. Tra Montalbano e Malaussene, tra Dylan Dog e Starsky and Hutch...a metà di tutto...anche nel voto...cmq godibile...

Da anni vivo lontano dalla mia Ferrara e il libro mi è stato regalato da amici con l'intento di suscitare in me una qualche malinconia. Obiettivo riuscito, ma tutto lì. Le trame sono banali, la caratterizzazione dei personaggi praticamente non c'è. Ferrara come ambientazione dalle atmosfere rarefatte dalla nebbia è già stato scritto da altri, e per essere ripreso servirebbe ben altra capacità narrativa. Non basta sostenere posizioni simil-anarchico-progressite per scrivere qualcosa di interessante. Non basta inserire frasi in dialetto ferrarese per arrivare a Montalbano. Purtroppo la scrittura di Mazzoni sembra il calcio della scadente Spal, la squadra di calcio ferrarese che lui ama citare in continuazione: dilettanti che scimmiottano lo stesso gioco di grandi campioni.

Consigliato a tutti gli amanti del noir. Le storie sono travolgenti e i disegni veramente geniali. Spero facciano presto nuove storie perché Pietro malatesta è veramente un grandissimo personaggio.