Haracnya

PRESENTAZIONE DELL'AUTORE Una volta credevamo di essere soli nell'universo. Oggi sappiamo che possono esistere mondi abitati da esseri intelligenti come e più di noi. Haracnya è uno di questi e la sostanziale differenza col nostro è che qui la vita non ha scadenza. Se non ti uccidono puoi vivere a lungo. Tanto, tanto tempo. Molti ci riescono ed è difficile sconfiggerli. Ma pochi sono vivi da tempi lontani. E sono diventati uomini. Sono i signori dei propri ambienti. I custodi delle foreste, degli oceani, padroni dei venti: Typhon principe delle bufere, altero e duro; l'Urlo, signore dei lupi, misterioso e sottile; Wijghrus, custode dei labirinti verdi, saggio e bello; Thjindaji, spirito degli oceani, allegro e smemorato; Whoojeel anima dei venti; Seijhleh custode dei misteri dell'esistenza. Solo Dynijer, giovanissima, bionda, bellissima e alata è nata, come noi, già umana. L'unica femmina. Si pone domande profonde col garbo e la gentilezza dovute ad una vita che non ha prezzo, se pur la si paga ogni giorno molto cara e guarda lontano ad un orizzonte infinito fatto di giorni e notti che per poter essere vissuti dovranno essere almeno sereni: i suoi calcoli per la sopravvivenza non riguardano cibo e riparo, ma sentimenti; il suo linguaggio non può essere altro che poesia. Per lei la poesia non è un lusso... ma una necessità. Verrà sulla Terra... forse noi siamo il suo problema... ma anche la sua soluzione.