America 2.0. Canzoni e racconti di una grande illusione

A quelli come me, non piacciono le cover band né i tributi musicali, figuriamoci poi quelli letterari. A quelli come me, piace però ricercare l'America e il suo lungo respiro un po' ovunque, perché l'America è così radicata dentro di noi che liberarcene è praticamente impossibile, quasi come fosse una vera e propria ossessione. Fino a qualche settimana fa, non conoscevo la casa editrice Quarup né le sue preziose pubblicazioni, poi ho per caso scoperto il suo bellissimo catalogo e mi sono buttata a capofitto sui racconti di Fabio Cerbone che – da grande esperto e gran conoscitore di musica e di cultura americana – parte da una suggestione musicale – spesso databile fra gli anni Sessanta e Settanta – e la miscela a delle precise coordinate geografiche e a ben determinate influenze sociali, politiche, letterarie e culturali per dar vita ai racconti che compongono questa sua raccolta e che a loro modo riconducono a quella dimensione che noi amanti della letteratura d’oltreoceano conosciamo bene. I protagonisti dei racconti di Fabio Cerbone, sono persone assolutamente comuni - spesso emarginate e altre volte con situazioni personali difficili - che si trovano ad affrontare la realtà e che vivono di speranze e di sogni o più spesso di illusioni o delusioni.