La vita è un gioco fatto di centimetri. Conversazioni con Oliver Stone (1999-2008)

..Tra i registi più discussi, amati ma anche odiati, e interessanti del cinema contemporaneo americano, Oliver Stone parla di tutti gli argomenti da lui amati e trattati nei suoi film: la società americana dell'epoca Bush, la politica, i protagonisti delle sue opere, ma anche delle sue esperienze private e del suo carattere che l'ha spinto ad interrogarsi, analizzare e, se necessario, criticare la realtà che lo circonda.Il libro raccoglie le interviste di Marco Spagnoli in ordine cronologico, passando da Any Given Sunday del 1999 (da cui è tratta anche la frase che dà titolo al volume), passando per Alexander, World Trade Center fino a W., ultimo suo lavoro dedicato alla figura di George W. Bush, recentemente trasmesso da La7 in occasione del passaggio di consegne a Barack Obama. Spagnoli ci regala un ritratto approfondito della personalità di Oliver Stone, dando spazio alle sue idee sul suo lavoro che lo spingono a dire "Faccio film solo se li sento"(ma sono molto interessanti anche i suoi giudizi sui film politici rilasciati in occasione dell'uscita di World Trade Center) , o ad analizzare gli errori del presidente americano uscente e la speranza di veder realizzare un cambiamento sociale nel suo paese. Proprio nelle ultime interviste rilasciate si rendono evidenti le caratteristiche che rendono unico il suo lavoro di regista: il regista americano si dimostra , infatti, un acuto osservatore della società, pur mantenendo una spiccata sensibilità che gli ha permesso di effettuare dei ritratti sociali ed umani accurati. La vita è un gioco fatto di centimetri è un libro che si legge con facilità grazie alla sua struttura e che contribuisce con efficacia a delineare la figura di Oliver Stone in modo comprensibile ed esauriente sia per chi studia cinema sia per il semplice appassionato.